Chiara Tramontano rivela in Tv cosa ha fatto Giulia poco prima di perdere la vita

Il caso di Giulia Tramontano è uno dei femminicidi più brutali della storia recente italiana. La vita di un giovane ragazza di appena 29 anni, incinta al settimo mese, è stata  spezzata per mano del suo compagno, Alessandro Impagnatiello, che ha deciso di porre fine alla sua vita il 27 maggio 2023. Il movente del delitto è legato alla scoperta di una relazione extraconiugale che l’uomo aveva con un’altra donna.

Giulia, che stava per diventare madre, è diventata simbolo delle vittime di femminicidio in Italia.  Per giorni ha cercato di simulare la scomparsa della compagna, denunciandone l’allontanamento volontario. Tuttavia, le contraddizioni nelle sue versioni e il ritrovamento di prove decisive hanno portato gli inquirenti a far emergere la verità.

Impagnatiello è stato arrestato il 31 maggio 2023, dopo aver confessato il delitto. Durante gli interrogatori, ha mostrato un atteggiamento distaccato e privo di pentimento, suscitando sdegno nell’opinione pubblica. Il processo ha portato alla luce dettagli sconvolgenti sulla sua premeditazione e sulla sua incapacità di assumersi responsabilità.

La gravità del gesto e l’assenza di rimorso hanno contribuito a un’ondata di indignazione nazionale. Il caso di Giulia Tramontano ha sollevato un acceso dibattito sulla violenza contro le donne, tema sempre più urgente in Italia. Lo scorso novembre, la Corte di assise di Milano ha condannato all’ergastolo Alessandro Impagnatiello, facendo finalmente giustizia.

A Verissimo, l’8 dicembre, Chiara Tramontano, sorella di Giulia Tramontano, ha condiviso un toccante racconto sulla tragica vicenda della sua famiglia. Giulia, incinta di sette mesi, è stata eliminata dal compagno Alessandro Impagnatiello, recentemente condannato all’ergastolo. Chiara ha descritto la sentenza come giusta, ma ha espresso grande dispiacere per la perdita della sorella e del nipote mai nato, sottolineando il sollievo di sapere il colpevole dietro le sbarre.

Chiara ha parlato del difficile stato emotivo dei suoi genitori, sconvolti dalla perdita e incapaci di trovare una nuova normalità. Ha ricordato i valori trasmessi dalla loro famiglia e l’amore che ha caratterizzato la vita di Giulia, sottolineando che il concetto di umanità non può essere associato al responsabile del delitto.

Chiara ha ribadito che la famiglia non aveva mai notato segnali di violenza domestica e che mai avrebbe immaginato un simile epilogo. Ha anche raccontato delle difficoltà relazionali tra Giulia e Alessandro, compresi i dubbi della sorella sull’affrontare una gravidanza non condivisa, trovando però sempre il sostegno della sua famiglia.

Chiara ha ricordato cosa ha fatto la sorella proprio appena prima di andarsene. “Mia sorella aveva comprato i vestiti, il corredino, aveva deciso di partorire a Milano e che i miei sarebbero saliti 3 settimane prima e sarebbero rimasti lì un mese. Qualche giorno prima della sua scomparsa è stata consegnata la cameretta per Thiago, io non l’ho mai voluta vedere. Vivo un completo rifiuto, quella cameretta l’abbiamo donata e speriamo che sia un luogo felice per un bambino”.

Infine, Chiara ha espresso il desiderio che Giulia venga ricordata non come vittima di un delitto, ma come esempio di resilienza e amore per la vita. Ha auspicato che la sua storia possa insegnare alle donne a valorizzarsi e rappresentare un motivo per andare avanti.

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