Anziano ruba il formaggio al supermercato: “Scusate, la pensione non mi basta”

 Una storia indubbiamente forte, quella che stiamo per raccontarvi, specie sotto l’aspetto umano, poiché riguarda un anziano, dunque un soggetto fragile. Potrebbe essere nostro nonno, il vicino della porta accanto, per cui, basterebbe dotarsi di un briciolo di empatia,  per immedesimarsi nei fatti che lo hanno visto protagonista. 

Di botto, la sua storia ha finito con l’occupare i siti d’informazione nazionali, innescando una marea di reazioni da parte degli utenti che si sono divisi in due fazioni. 

Da una parte c’è chi, non soffermandosi solo sull’involucro, è andato a fondo, scavando nel vissuto di quest’uomo, mentre dall’altra ci sono coloro che puntano il dito a prescindere, volendo trovare l’unico vermetto in una mela gustosa, per intenderci. Parliamo di una news che invita ad una doverosa riflessione sulla vita attuale, fatta di una miriade di problematiche per tante famiglie italiane. 

La differenza la fa, come sempre, lo spessore d’animo di chi,  leggendo una notizia,  si immesima nella reazione ei protagonisti. Solo in questo modo, è possibile avere un quadro obiettivo,  evitando di trarre conclusioni affrettate e deleterie. 

 Un 78enne, poche ore fa, è stato tradotto in penitenziario con l’accusa di tentata rapina impropria,   in quanto vrebbe provato a rubare del formaggio e degli altri alimenti, all’interno di un supermercato di Seriate, in  provincia di Bergamo. 

 Nel vano tentativo di sottrarsi all’arresto, si è dato alla fuga,  investendo con il carrello la cassiera che ha cercato di  fermarlo e la dona ha riportato ferite.  Immediata è stata la richiesta di intervento dei carabinieri che, prontamente sopraggiunti sul luogo, hanno ammanettato l’anziano.

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La vicenda è andata a finire tra le aule giudiziarie, in cui il 78enne si è scusato per il suo gesto, motivandolo col fatto che la pensione da lui percepita, non gli permette di arrivare a fine mese.  Il vecchietto ha aggiunto  che, non  avendo nemmeno il minimo necessario per poter acquistare i beni alimentari di prima necessità, non ha visto altra soluzione che quella di rubarli.

Dopo aver vagliato attentamente la posizione processuale dell’accusato, il giudice ha deciso di sollevarlo da possibili misure cautelari, respingendo la richiesta dell’obbligo di dimora dell’accusa. Alla fine, il 78enne è stato scagionato e rimesso in libertà.

La motivazione del giudice è legata al fatto che il furto fosse finalizzato a provvedere al   fabbisogno alimentare, considerando il poco valore economico della refurtiva recuperata dalle  forze dell’ordine, sopraggiunte sul posto dopo l’investimento della cassiera.  Si spera che  la fragilità emotiva  ma anche finanziaria del 78enne, non lo spinga a commettere, in futuro, reati simili o di maggiore entità e che, nel frattempo, qualcuno possa stargli vicino,  essendo in una fase esistenziale davvero molto delicata, a cause delle ristrettezze economiche in cui versa.

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