Meteo Italia, arriva la “Neve artica”: cos’è e dove cadrà 

Dicembre è arrivato, portando con sé l’atmosfera incantata delle festività natalizie e il preludio alla stagione più fredda dell’anno. Le città si riempiono di luci e decorazioni, creando un clima di gioia e serenità che ci accompagna verso il Natale. L’inverno 2024-2025 si preannuncia particolarmente severo, con condizioni climatiche che potrebbero sorprendere anche i più abituati ai rigori stagionali.

L’autunno appena trascorso ha mostrato un’inaspettata dinamicità, alternando giornate fredde a improvvisi ritorni di temperature miti, quasi estive. Questa instabilità ha però gettato le basi per un cambiamento più radicale che si prevede per le prossime settimane.

La “Neve artica” è un fenomeno raro ma non inedito, capace di trasformare rapidamente il paesaggio italiano. Questo evento meteorologico non solo è responsabile di un freddo pungente, ma potrebbe anche causare disagi nelle aree più esposte, come le zone montuose e i territori settentrionali.

Gli effetti di questo fenomeno potrebbero essere avvertiti già in questi primi giorni di dicembre, con un graduale peggioramento delle condizioni climatiche verso metà mese. Le temperature saranno molto al di sotto della media stagionale e, in alcune regioni, si potranno registrare record storici di gelo.

La prima vera ondata di freddo colpirà l’Italia a partire dall’Immacolata, l’8 dicembre, con un’ondata di aria fredda di origine artica che attraverserà l’Europa per giungere sul Mediterraneo. Questo porterà a una fase di maltempo intenso e temperature nettamente inferiori alla media stagionale.

Una depressione stazionaria si formerà sul Centro Italia e sull’Adriatico, causando nevicate già dal 7 dicembre sulle Alpi a quote collinari e, in alcuni casi, anche in pianura sulla Val Padana, sebbene siano necessarie ulteriori conferme.Da domenica 8 dicembre e per i giorni successivi, tutta l’Italia sarà interessata da un calo significativo delle temperature e da frequenti episodi di maltempo.

Le precipitazioni più abbondanti riguarderanno il Centro-Sud e l’Appennino, con nevicate copiose a quote inferiori ai 1.000 metri, mentre il Nord sarà marginalmente colpito, salvo nevicate intermittenti sulle Alpi settentrionali vicino ai confini esteri. Lo zero termico si attesterà tra i 700 e gli 800 metri sull’Appennino centro-settentrionale, favorendo nevicate a partire dai 500 metri su Marche, Umbria e Abruzzo.

Al Sud, le nevicate si verificheranno a quote leggermente più alte, tra i 600 e i 1.000 metri, interessando Molise, Campania, Puglia settentrionale, Calabria e Sicilia. Le nevicate più abbondanti si concentreranno sull’Appennino centrale tra lunedì e martedì, con accumuli superiori ai 50 cm sopra i 1.000-1.200 metri.

Questo periodo invernale offrirà scenari tipici del cuore della stagione fredda, con disagi e paesaggi innevati in molte aree. La colonnina di mercurio scenderà ben al di sotto della media stagionale, segnando l’inizio di un inverno rigido e suggestivo, che promette abbondanti nevicate e un clima particolarmente rigido per gran parte della Penisola.

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