Vietato fumare all’aperto, stop anche alle sigarette elettroniche: la nuova direttiva Ue

La battaglia contro il fumo registra un nuovo capitolo, con l’Unione Europea che si muove per rafforzare le misure di protezione contro il fumo passivo. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: creare una “generazione senza tabacco” entro il 2040, come parte integrante del Piano Europeo per combattere il cancro. Le nuove raccomandazioni, pur non essendo vincolanti, offrono ai governi nazionali linee guida per estendere i divieti a zone all’aperto considerate particolarmente vulnerabili, come i parchi giochi, le fermate dei mezzi pubblici e gli spazi esterni di bar e ristoranti.

Il documento dell’Ue non si limita alle sigarette tradizionali, ma include anche le sigarette elettroniche e i dispositivi a tabacco riscaldato (Htp), sempre più diffusi, in particolare tra i giovani. “La lotta contro le malattie non trasmissibili, come il cancro e le malattie cardiovascolari, è una priorità per la presidenza ungherese”, ha dichiarato Péter Takács, segretario di Stato ungherese per la Salute. Le raccomandazioni mirano a ridurre il rischio di esposizione al fumo passivo e agli aerosol, soprattutto per le categorie più vulnerabili come bambini e giovani.

Dal 2009, l’ultima volta che l’Ue ha aggiornato le sue indicazioni sulle aree senza fumo, l’industria del tabacco ha diversificato enormemente la propria offerta. Prodotti come le sigarette elettroniche aromatizzate hanno trovato grande successo tra i giovani, nonostante le emissioni di questi dispositivi contengano sostanze tossiche e contaminanti che possono essere inalate passivamente. L’obiettivo dell’Unione è dunque contrastare questa tendenza e ampliare la protezione della salute pubblica.

In Italia, alcune amministrazioni locali hanno già intrapreso iniziative simili. Milano, ad esempio, è stata pioniera con l’introduzione, nel 2021, di un divieto di fumo nelle fermate dei mezzi pubblici, nei parchi e nelle aree sportive pubbliche, grazie a una misura inserita nel Piano Aria Clima. Tuttavia, le multe elevate in tre anni sono state appena 14, segno che l’efficacia della norma dipende anche da un’adeguata vigilanza e sensibilizzazione.

Dal 2025, la città lombarda prevede di estendere il divieto a tutte le aree pubbliche all’aperto, comprese le strade. L’obiettivo è rendere il provvedimento più incisivo e creare una maggiore consapevolezza tra i cittadini. Per i trasgressori sono previste sanzioni, seppure con alcune eccezioni.

L’Ue, con queste nuove raccomandazioni, punta a un cambiamento culturale radicale. Ridurre l’esposizione al fumo passivo non significa solo proteggere la salute dei cittadini, ma anche inviare un messaggio chiaro: il futuro è incentrato sulla prevenzione e sulla promozione di stili di vita sani. Se i paesi membri adotteranno pienamente queste misure, l’Europa potrebbe davvero fare un passo significativo verso una generazione senza tabacco.

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