La novità assoluta per la Chiesa: “Non sarà più il prete a dire la messa”

In un modo caratterizzato, all’ordine del giorno, da una marea di cambiamenti,  pare che questa volta, anche la Chiesa Cattolica sia alle prese con una vera e propria rivoluzione in quanto la notizia che stiamo per comunicarvi sta facendo il giro del mondo, dividendo fortemente l’opinione pubblica.

Anche la più grande istituzione, quella che  ha i suoi dogmi, le sue regole intransingibili, questa volta  è vicinissima ad una svolta che sta facendo tuonare i più conservatori mentre fa piacere a coloro che hanno voglia di rivoluzioni.

E di rivoluzione si tratta eccome,  nell’assetto organizzativo interno, stravolgendo completamente quello cui finora siamo stati abituati.  Se ne stanno occupando tanti siti, in attesa di ulteriori aggiornamenti che verranno forniti a breve giro ma, di suo, la news scuote eccome, come un terremoto imprevisto. 

 L’imprevedibilità, insomma,  ora va a caratterizzare anche il mondo ecclesiastico  e, in particolare, i preti, coloro che dicono l’omelia, che si fanno portavoce della parola di Dio ai fedeli che assistono alla loro celebrazione. 

Ora non saranno più i preti a dire la messa ma chi lo farà al loro posto? Non ci resta che scoprirlo insieme, in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo,  poiché è una notizia che sta generando il boom di interazioni e commenti molto diversificati tra loro, tra chi è a favore e chi contro questo. 

 Se pensavate che la  Chiesa Cattolica  sarebbe stata risparmiata da vere e proprie rivoluzioni nell’assetto interno,  vi sbagliavate di grosso in quanto, il settimanale Il Cittadino ha parlato in modo estremamente dettagliato di una svolta che sta dividendo fortemente l’opinione pubblica.  

  Il Cittadino,   ha intervistato il vicario episcopale del vescovo di Genova, Gianfranco Calabrese, che ha illustrato con dovizia di particolari, la rivoluzione in arrivo che partirà proprio dalla diocesi di Genova per poi espandersi in tutta l’Italia. Pare proprio che  presto non saranno più i presti a celebrare la messa, la quale verrà   fatta da chi non è ufficialmente sacerdote, come i catechisti e forse anche le donne. 

 Una svolta, legata a fronteggiare la cosiddetta crisi sulle vocazioni, legata al fatto che negli ultimi 20 anni, i sacerdoti  si sono ridotti della metà. Proprio per questo, a celebrare le messe potrebbero essere, al loro posto,  i catechisti, dopo aver seguito corsi speciali, e forse anche le donne. La consacrazione dell’ostia, invece,  rimane ai prelati. 

Capiamo bene quanto l’argomento sia delicato, aprendosi ad una marea di commenti , dato che non tutti  vedono di buon grado questa rivoluzione. C’è chi, più conservatore, vorrebbe che le cose restassero immutate e chi, al contrario, auspica un immediato cambiamento. 

Di certo, come riportato da Il Cittadino,  Papa Bergoglio, al Grande Sinodo di Roma, si confronterà su esso con  449 vescovi, 70 fedeli che non sono vescovi e 54 donne.  In un ‘era di cambiamenti, la Chiesa cattolica non è risparmiata da grossi stravolgimenti come questo che fanno molto rumore e dividono , poichè  questa istituzione  potrebbe andare presto incontro ad un  improvviso     stravolgimento , che va a ribaltare le abitudini dei fedeli i quali potrebbero vedersi sostituito il prete sull’altare nella celebrazione dell’omelia. 

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