Pagamento con carta, attenzione: non fare questo altrimenti ti ritrovi un doppio pagamento
In un’era in cui la tecnologia sta prendendo sempre più il sopravvento, capita, e anche di frequente, di avere a che fare con l’altro volto della stessa, quello meno piacevole che, se non si fa attenzione, rischia di guadagnare sempre più terreno ma andiamo con ordine.
Al giorno d’oggi, c’è chi, piuttosto che prelevare e avere in tasca parecchio contante, preferisce pagare con il pos. Uno strumento che, al 90% dei casi, si trova in tutti i locali, nei centri commerciali, nei posti che frequentiamo, siano essi centri estetici, ristoranti, negozi etc. Ma quali sono i rischi dello stesso?
Per molti sono nulli ma siamo certi che, dopo che avrete letto il nostro articolo, anche i più convinti avranno a ricredersi, dal momento che quello che emergerà stabilizzerà e spiazzerà parecchi utenti.
Se il pos è uno strumento utile ad effettuare pagamenti di notevole importo, senza che la stessa cifra venga corrisposta cacciandola fuori dal borsellino, col rischio di portarsi dietro ed essere derubati di una cifra così notevole, va però detto che anche questo strumento ha i suoi contro.
Se per noi clienti, il pagamento col pos è volto a semplificarci va detto che di una posizione diametralmente opposta sono le attività, dal momento che l’introduzione del pagamento tramite questo strumento tecnologico comporta, per loro, delle percentuali di commissioni sulle transazioni.
Così c’è chi, per raggirare la cosa, ha pensato bene di farle pagare ai clienti illegalmente, ragion per cui gli esperti ci mettono in guardia dal correre questo rischio, spiegandovi in cosa consiste questa procedura volta a danneggiare i clienti che usano il pos. Essa, in soldoni, introduce un sovrapprezzo ai danni degli stessi ma si può evitare?
Prima di rispondere a questa domanda, vi diciamo cosa è successo. Sui social è stato pubblicato uno scontrino, emesso da un bar di Venezia. Leggendolo molto attentamente, compariva una voce, riportante il supplemento di 1 euro su una somma di circa 4 euro per “servizio pagamento bancomat”.
Nel caso di specie, i clienti sono stati attentissimi e, notando tale voce, hanno evitato di pagare quel supplemento illegale, in quanto vietata dall’ articolo 62 del Codice del Consumo e la PSD2. Il supplemento per il pagamento elettronico costituisce un illecito comunitario, non dimentichiamocelo.
Come si può evitare di andare incontro a questi rischi? Semplicissimo! In primis, occorre prestare la massima attenzione agli scontrini che vengono emessi. Se vi trovate alle prese con un illecito simile, chiamate la polizia che sanzionerà l’attività commerciale e vi recupererà i soldi che vi sono stati illegittimamente sottratti .