Morto Bela Karolyi, scopritore di Nadia Comaneci e leggenda della ginnastica mondiale
La Federazione americana di ginnastica ha annunciato la scomparsa di Bela Karolyi, storico allenatore della ginnastica artistica, all’età di 82 anni. Karolyi, figura centrale dello sport del XX secolo, ha segnato un’epoca scoprendo e allenando la leggenda Nadia Comaneci, la prima ginnasta a ottenere il punteggio perfetto di 10 alle Olimpiadi del 1976, a Montreal.
Una carriera leggendaria tra successi e fughe
Nato in Romania da una famiglia della minoranza ungherese, Karolyi ha guidato Comaneci anche ai Giochi Olimpici di Mosca nel 1980, consolidando il suo ruolo di allenatore visionario. Nel 1981, fuggì dal regime comunista per rifugiarsi negli Stati Uniti, dove la sua carriera conobbe una nuova svolta. Nel 1984, portò l’americana Mary Lou Retton all’oro olimpico a Los Angeles, cementando la sua fama internazionale.
Nadia Comaneci ha voluto ricordarlo con un messaggio commovente sui social: “Hai avuto una grande influenza sulla mia vita. Riposa in pace, Bela Karolyi”.
Una figura controversa
Conosciuto per la sua rigida disciplina, Karolyi è stato un personaggio complesso e controverso. Insieme alla moglie Marta, ha gestito un ranch in Texas, diventato centro di allenamento nazionale tra il 2001 e il 2018. Tuttavia, il suo nome è stato associato al periodo oscuro della ginnastica americana, segnato dallo scandalo degli abusi sessuali del medico federale Larry Nassar, che ha scosso profondamente lo sport.
La campionessa olimpica Dominique Moceanu, allenata da Karolyi e vincitrice nel 1996 ad Atlanta, ha descritto l’ex allenatore come una figura ambivalente: “Era un uomo la cui influenza sulla mia vita e sulla ginnastica di alto livello era innegabile. Un individuo complesso, un misto di punti di forza e debolezza”. Moceanu ha sottolineato come il rapporto con Karolyi fosse segnato da momenti difficili, ma anche da esperienze che l’hanno aiutata a formarsi come atleta e persona.
L’eredità di un protagonista del XX secolo
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante nella storia della ginnastica mondiale. L’eredità di Karolyi, tra successi indimenticabili e ombre difficili da ignorare, continuerà a far discutere, lasciando però un segno indelebile nello sport.