Comunioni e cresime insieme, cambia tutto nel catechismo

Il catechismo sta per subire un grosso stravolgimento e la notizia, nuova di zecca, sta generando una marea di commenti sul web e sui social, dove in tantissimi, nel commentarla,  si trovano d’accordo o tremendamente contro.

C’è chi ritiene che questo sia un colpo di testa azzardato, chi lo ritiene assurdo e chi, invece, lo supporta in toto, ritenendolo rivoluzionario, in un mondo come quello ecclesiastico,  che dovrebbe “svecchiarsi” per stare al passo con i tempi. Fatto  sta che gli utenti chiedono di essere delucidati su cosa sta accadendo.

Comunioni e cresime  si faranno insieme,  quindi cambia tutto nel catechismo. Curiosi  di sapere cosa sta succedendo?

Senza ombra di dubbio si tratta di una vera e propria rivoluzione, in quanto, la comunione e la cresima  saranno ricevute insieme, nella stessa celebrazione liturgica, dai bimbi e dalle bimbe di 10-11 anni,  dopo un percorso quinquennale in cui coinvolgere le famiglie.

Da quando? Dall’autunno del 2025, mentre da questo   non ci iscriverà più al catechismo. A stabilirlo è l’arcivescovo, monsignor Corrado Lorefice,  dell’arcidiocesi di Palermo,   con una decisione messa per iscritto.  Ma cosa sta per accadere?  L’obiettivo è quello di un unico percorso che parte a 7 anni d’età , sino ai 10-11.

L’obiettivo?  Contrastare un fenomeno molto diffuso, quello che vede i bambini e i loro genitori “fuggire” dalla parrocchie una volta aver preso la comunione.   L’arcivescovo Lorefice,  proprio per porre un freno a questo,   ha stabilito che, da quest’anno, verranno solo ultimati  i percorsi di iniziazione cristiana già avviati con la celebrazione della prima comunione, quindi i piccoli   che hanno ricevuto la stessa, verranno preparati per la cresima.

Anche se i piccoli non vengono iscritti al catechismo classico,  quello cui noi siamo  sempre stati abituati, sia loro che le loro famiglie dovranno comunque essere accolti e accompagnati, coinvolgendoli in attività e incontri propedeutici al nuovo itinerario.

Questa rivoluzione, viene precisato per iscritto,  dovrà riguardare tutte le parrocchie “senza deroghe o eccezioni”, anche per evitare che qualche genitore possa  convogliare verso un percorso “classico” di 2 o tre anni. E voi, cosa ne pensate? Vedete di buon occhio  questa rivoluzione nel mondo del catechismo oppure ritenete che sia azzardata? Ditecelo nei commenti,  dal momento che la cosa non è passata certo inosservata e sta correndo veloce sul web, alimentando critiche ma anche molte riflessioni positive.

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