La rivelazione choc di Rita Dalla Chiesa: “Mio padre fu ucciso per fare un favore ad Andreotti”

La deputata Rita Dalla Chiesa ha rivelato nuove inquietanti dichiarazioni sull’omicidio del padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, avvenuto a Palermo 42 anni fa. Intervistata durante la trasmissione Tango su Rai Due da Luisella Costamagna, la parlamentare di Forza Italia ha fatto riferimento a un possibile legame tra la morte del padre e un esponente politico di grande rilievo della Prima Repubblica.

Senza mai pronunciarne il nome, Dalla Chiesa ha lasciato intendere che il mandante dell’omicidio potrebbe essere stato Giulio Andreotti, figura centrale della Democrazia Cristiana e sette volte presidente del Consiglio. La figlia del generale ha ricordato una frase inquietante rivolta a suo padre da un politico: “Stia attento a mettersi contro la mia corrente, perché chi lo ha fatto è sempre tornato con i piedi in una bara”.

Alla domanda incalzante della conduttrice su Andreotti, Rita Dalla Chiesa ha scelto il silenzio, accompagnato da un sorriso amaro, lasciando intendere un tacito assenso. Questo silenzio ha riaperto una ferita ancora aperta per la famiglia e per l’intera nazione, sollevando vecchie ombre sulla possibile complicità politica nell’assassinio.

Carlo Alberto Dalla Chiesa, prefetto di Palermo, fu ucciso insieme alla giovane moglie e all’autista, in un agguato mafioso che scosse l’Italia. Mentre i mandanti mafiosi, come Totò Riina e Bernardo Provenzano, sono stati condannati, i sospetti su eventuali mandanti politici non hanno mai trovato conferme nei tribunali.

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