“Mi hanno operato”. Raf in ospedale, la moglie Gabriella Labate sempre al suo fianco

Anche Raf in ospedale. Il cantante, al secolo Raffaele Riefoli, ripreso dalla moglie Gabriella Labate subito dopo un intervento. 64 anni lui e 59 lei formano una delle coppie più solide del mondo dello spettacolo. La showgirl ed ex primadonna del Bagaglino e il cantautore si sono sposati nel 1996 e hanno avuto due figli, Bianca e Samuele. Quest’ultimo, per la cronaca, è dato da tempo come prossimo allievo di Amici sotto il nome di D’Art.

“Quando ci siamo messi insieme avevo 23 anni, ora ne ho 58 e sono ancora innamorata di quel ragazzotto – raccontava lei a Verissimo parlando del marito, autore di canzoni rimaste nella storia della musica italiana come Sei la più bella del mondo dedicata proprio a lei – Quando ci chiedono qua è il nostro segreto non sappiamo rispondere… Il segreto è vivere”.

Raf in ospedale: “Mi hanno operato”

Tempo fa sempre Gabriella Labate, che è ovviamente accanto a Raf in ospedale, aveva rivelato di aver affrontato un grave problema di salute. Nel dettaglio, patologia rarissima scoperta per caso, una massa grande sia all’utero che sull’ovaio destro, da asportare subito. “Il mio primo pensiero è stato verso Raffaele e la mia famiglia, i miei ragazzi, perché erano già usciti con me da un trauma avuto da poco. Mi hanno salvato la vita per miracolo”.

Ora invece è stato Raf a finire sotto i ferri. E, ripreso dalla moglie, ha registrato un video per raccontare ai follower il motivo dello stop. Ha subito un intervento che era in programma da tempo, come lui stesso ha raccontato nel breve filmato postato dalla moglie Gabriella Labate nelle Storie Instagram.

“Tutto a posto, era solo un intervento che dovevo fare da tempo per migliorare anche le prestazioni del canto, perché avevo in piccolo problema di faringe e laringe“, ha spiegato Raf. “La sedazione non è ancora passata”, ha aggiunto la moglie. Il cantante ha poi precisato che si è trattato di un intervento effettuato con “tecnologia avanzata, poco invasiva”.

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