“È un cantante, dove lo abbiamo visto”. Sharon Verzeni: il killer Moussa ‘Moses’ Sangare è famoso

Mousse Sangare avrebbe scelto Sharon Verzeni in maniera del tutto casuale, dopo aver tentato però di interagire con altre persone. L’uomo, “come da lui stesso dichiarato” avrebbe “puntato il coltello contro due ragazzini di 15-16 anni, minacciandoli”. Sono i dettagli di quanto accaduto la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola in provincia di Bergamo, dove il 31 anni ha aggredito e ucciso a coltellate Sharon Verzeni.

Dettagli che vengono diffusi dalla procuratrice facente funzioni di Bergamo, Maria Cristina Rota. “Ultimamente era cambiato – spiega un amico, minorenne – l’ho incontrato qualche sera fa e mi ha salutato, come sempre. Da quello che sappiamo non è mai stato violento, mi trattava come un fratellino”, ha detto. Ma è evidente che qualcosa nel giovane non andava.

Sharon Verzeni: chi è Moussa Moses Sangare

 Moussa Sangare, cittadino italiano, viveva a Suisio, a circa chilometri da Terno d’Isola, dove abitava Sharon Verzeni ed era stato ripreso dalle telecamere di sicurezza mentre passava in bicicletta in via Castegnate. Il giovane arrestato aveva partecipato a un casting noto programma televisivo. Cantava e sognava di diventare un cantante, aveva anche collaborato con artisti, ha spiegato l’inviata durante la diretta di Estate in diretta su Rai Uno.

Come riporta Bergamo News, il killer di Sharon Verzeni, con la passione della musica e conosciuto anche come Moses, era conosciuto soprattutto per avere girato qualche anno fa un video rap musicale di discreto successo, con milioni di visualizzazioni su YouTube. si tratta della canzone ‘Scusa’ del rapper Izi, il video conta sulla piattaforma Youtube 14.619.943 visualizzazioni. Izi è un rapper italiano che solo su Instagram conta quasi 800mila follower.

Non solo il rapper di Cuneo, Moussa ha collaborato con il cantante Ernia, pseudonimo di Matteo Professione, che invece su Instagram sfiora i 900mila follower. “In paese lo conosciamo per quella canzone – racconta Andrea R., 17 anni -. Ho visto Moses qualche sera fa vicino alla piazza del paese. Era in giro da solo, con la sua bici”.

Ora che il giovane ha confessato l’omicidio, nel paesino sono tutti sconvolti. Moussa Sangare è passato da essere il semplice “uomo in bici” ripreso dalle telecamere a Terno d’Isola e possibile testimone dell’omicidio a killer di Sharon Verzeni.

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