“Non è giusto”. Olimpiadi, scoppia il caso sull’avversaria trans della pugile italiana Angela Carini

Bufera alle Olimpiadi di Parigi 2024. Al momento l’Italia si torva ottava nel medagliere. Per il primo posto del medagliere è previsto il consueto testa a testa tra Stati Uniti e Cina, mentre la Francia padrona di casa sogna di entrare tra le migliori cinque e magari diventare la prima Nazione europea. Due sono i grandi obiettivi, nemmeno troppo nascosti: migliorare le 40 medaglie ottenute alle Olimpiadi di Tokyo (10 ori, 10 argenti e 20 bronzi) e restare nella top 10 del medagliere anche a Parigi.

Al momento gli azzurri sono a quota 11: tre ori di Thomas Ceccon (nuoto, 100 metri dorso) – Nicolò Martinenghi (nuoto, 100 metri rana) e per la prima volta la spada a squadra femminile con le azzurre Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiamingo, Mara Navarria. Argento di Filippo Ganna (ciclismo su strada, cronometro individuale) – Federico Nilo Maldini (Pistola aria, 10 metri) – Filippo Macchi (scherma, fioretto) – Ginnastica artistica femminile, le azzurre Alice D’Amato, Manila Esposito, Angela Andreoli, Elisa Iorio e Giorgia Villa chiudono al secondo posto alle spalle degli Stati Uniti trascinati da Simone Biles.

Olimpiadi Parigi 2024, Angela Carini contro la pugile trans Imane Khelif: scoppia la polemica

I bronzi sono di Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte Bonin e Manuel Frigo (nuoto, 4x100m stile libero) – Luigi Samele (scherma, sciabola individuale) – Paolo Monna (Pistola aria, 10 metri) – Gregorio Paltrinieri 800 sl. Giovedì 1 agosto Angela Carini salirà sul ring per combattere il match valido per gli ottavi di finale di boxe femminile. L’azzurra incrocerà i guantoni con l’algerina Imane Khelif nei pesi welter, ed è scoppiata la polemica proprio per l’avversaria con cui l’italiana dovrà gareggiare.

Imane Khelif e un’altra atleta (la taiwanese Lin Yu-tin) sono ammessa alle Olimpiadi di Parigi: erano stato escluse (e squalificate) dai mondiali di pugilato dell’anno scorso per aver fallito il test ormonale, non avevano superato i test d’idoneità di genere (quello che in gergo viene definito “verifica del sesso”).

Pugile trans dell’Algeria – bandito dai mondiali di boxe – può partecipare alle Olimpiadi e affronterà la nostra Angela Carini. Un’atleta messicana che l’aveva affrontata ha dichiarato ‘i suoi colpi mi hanno fatto molto male, non credo di essermi mai sentita così nei miei 13 anni da pugile, nemmeno combattendo contro sparring partner uomini’. Uno schiaffo all’etica dello sport e alla credibilità delle Olimpiadi. Basta con le follie dell’ideologia ‘woke’!”, scrive Salvini sui social. Khelif è stata ammessa ai Giochi olimpici perché, secondo il Cio, rispetta tutti i requisiti legati al genere. Dagli ultimi Mondiali, però, è stata esclusa per i livelli di testosterone.

“Assurda la decisione del Comitato Olimpico Internazionale di ammettere Imane Khelif ai Giochi. Il pugile trans dell’Algeria era stato escluso dai Mondiali dello scorso anno per non aver superato i ‘test di eleggibilità di genere’. Adesso, invece, Khelif combatterà alle Olimpiadi contro la nostra azzurra Angela Carini nel match di boxe femminile. È chiaro a tutti che Khelif, per natura, ha una prestanza fisica maggiore rispetto a una donna e che, quindi, si tratta di un confronto impari che non dovrebbe essere permesso. Un cattivo esempio che va contro il codice morale dello sport”, ha detto in una nota il senatore della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Sport a Palazzo Madama.

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