Torino, travolta e uccisa dal camioncino della spazzatura. La soccorritrice: “Non sono riuscita a salvarla”

Questa mattina, 28 giugno 2024, intorno alle 10.30, una donna di 59 anni è stata investita da un furgoncino Amiat in corso Grosseto a Torino, all’altezza del civico 295. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima stava attraversando fuori dalle strisce pedonali. In quel momento, il mezzo di raccolta rifiuti è sopraggiunto, senza riuscire a evitarla. L’autista ha immediatamente chiamato i soccorsi. L’ambulanza della Croce Verde di Villastellone è arrivata sul posto e ha tentato di rianimare la donna, ma senza successo. Sul luogo dell’incidente è intervenuta anche la polizia municipale di Torino.

Le testimonianze

I residenti del quartiere non nascondono la loro rabbia e frustrazione. «Era previsto», ripetono in molti. Tina, che gestisce un negozio di scommesse difronte al luogo dell’incidente, commenta con amara rassegnazione: «È solo il primo mazzo di fiori». La richiesta di un passaggio pedonale si ripete da tempo, ma rimane inascoltata. Costantino, il tabaccaio, allarga le braccia: «Devono mettere il passaggio pedonale e dei dossi. Le macchine sfrecciano, ma le persone attraversano comunque, non c’è alternativa. Guardi l’erba, è consumata».

Il racconto della soccorritrice

Sabin, la prima a soccorrere la donna, lavora da Intralot e racconta l’incidente con chiarezza dolorosa. «Ho sentito la botta, non la frenata», dice. «Quei mezzi Amiat non superano i 40 all’ora. L’autista non l’ha vista». L’uomo, ancora sotto choc, è sceso immediatamente dal furgoncino per soccorrerla. «Eravamo insieme, ma lei continuava a perdere sangue, non abbiamo potuto fare nulla».

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