Ylenia Carrisi, nuove rivelazioni sulla scomparsa: l’oggetto ritrovato trent’anni dopo

Ylenia Carrisi scomparsa. Sono trascorsi circa trent’anni dalla scomparsa della figlia di Al Bano Carrisi e Romina Power. Una scomparsa che ha lasciato dietro di sé una scia di interrogativi mai risolti. Solo adesso, a distanza di trent’anni, è stato ritrovato un oggetto che riaccende le speranze della famiglia.

La scomparsa di Ylenia Carrisi

La scomparsa di Ylenia Carrisi è avvenuta tra la fine del 1993 e l’inizio del 1994 a New Orleans. La figlia di Al Bano e Romina Power alloggiava presso LeDale Hotel e con lei c’era Alexander Masakela, trombettista di strada ritenuto da tutti un guru con precedenti per molestie e droga. La Carrisi fu vista l’ultima volta in hotel il 6 gennaio 1994. La titolare dell’albergo dichiarò che la ragazza era uscita verso mezzogiorno e non era più tornata. Da quel giorno, Ylenia non è stata mai più trovata. Oggi, a distanza di trent’anni, è stato ritrovato un oggetto che riaccende le speranze della famiglia.

L’oggetto ritrovato

Come riportato dal sito arabonormannounesco.itRomina Power, a distanza di trent’anni dalla scomparsa di Ylenia Carrisi, avrebbe trovato un oggetto appartenente alla figlia. Si tratta di un “Little Golden Book” con il suo nome scritto sopra. Il ritrovamento ovviamente ha riacceso i ricordi, oltre che la tristezza legati alla perdita e soprattutto la speranza. Dopo tutti questi anni anche Romina Power, che non ha mai creduto alla morte della figlia, sembra aver perso un po’ le speranze. Il ritrovamento, però, potrebbe aver riacceso una fiammella nel cuore della Power. Nella vita mai dire mai. La mamma spera sempre che un giorno la figlia possa farsi viva. Al Bano, invece, è sempre stato scettico a riguardo, ma siamo sicuri che anche lui desidererebbe tanto riabbracciare la figlia scomparsa.

Le ipotesi sulla sparizione

Romina Power ha sempre puntato il dito contro Masakela, che si trovava con Ylenia quando è scomparsa a New Orleans. Secondo la Power, Masakela avrebbe introdotto la figlia in un mondo pericoloso. Al Bano, invece, ha sempre dato credito alla testimonianza di Albert Cordova, guardiano notturno dell’Audubon Aquarium of the Americas. L’uomo affermò di aver visto una ragazza bionda gettarsi nel Mississippi il 6 gennaio 1994. Secondo il racconto, Ylenia avrebbe pronunciato la frase “Io appartengo alle acque” prima di tuffarsi. Al Bano pare supponga che l’assunzione di droga abbia spinto la primogenita a compiere questo gesto così estremo.

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