Giulia Cecchettin, il racconto shock di Filippo Turetta: “L’ho uccisa guardandola negli occhi, voleva…”

IL RACCONTO SHOCK DI FILIPPO TURETTA

Nel corso della puntata di ieri sera di “Quarto Grado”, la nota trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi in onda su Rete 4 – come riportato da “Repubblica.it” – è stato rivelato il racconto shock fatto da Filippo Turetta del femminicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, uccisa con 75 coltellate la sera dell’11 novembre 2023. Il racconto di Turetta inizia proprio da quell’11 novembre quando Giulia le chiese se la poteva accompagnare a fare un giro alla “Nave de vero” a fare shopping, un centro commerciale che si trova nel Veneziano. I due, dunque, hanno fatto un giro per i negozi e, poi, hanno deciso di cenare lì. Verso le 23 hanno fatto ritorno verso casa di Giulia, ma si sono fermati in un parcheggio a Vigonovo: lì è scattata la prima aggressione.

IL RACCONTO DI TURETTA: “MI HA DETTO CHE…”

Filippo Turetta nel suo racconto ha dichiarato che voleva dare a Giulia Cecchettin un regalo, una scimmietta mostriciattolo. Con lui, infatti, aveva uno zainetto che conteneva anche altri regali: un’altra scimmietta di peluche, una piccola lampadina ed un libretto d’illustrazione per bambini (che poi è quello che sarà ritrovato vicino al cadavere della 22enne). Filippo ha raccontato che Giulia si è rifiutata di prendere quel libro:” Abbiamo iniziato a discutere, mi ha detto che ero troppo dipendente, troppo appiccicoso con lei”. Giulia ha detto a Filippo che la sua intenzione era quella di andare avanti: “Si stava creando nuove relazioni, si stava sentendo con un altro ragazzo, Eric”.

IL RACCONTO DI TURETTA: “HO PRESO IL COLTELLO…”

Di fronte alle parole di Giulia Cecchettin, Filippo Tureta ha urlato che non era giusto e che aveva bisogno di lei: “Che mi sarei suicidato”. Di fronte a quelle parole Giulia ha risposta che non sarebbe tornata con Filippo e, scendendo dalla macchina, ha gridato: “Sei matto, vaffanculo, lasciami in pace”. Filippo era molto arrabbiato e – prosegue nel suo racconto – ha preso un coltello dalla tasca posteriore del sedile del guidatore, ha rincorso Giulia, l’ha afferrata per un braccio tenendo il coltello nella mano destra. La 22enne urlava “aiuto” ed è caduta, Filippo si è abbassato su di lei, le ha dato un colpo sul braccio, l’ha presa per le spalle mentre era a terra: “Lei resisteva, ha sbattuto la testa. L’ho caricata sul sedile posteriore”.

 FILIPPO TURETTA: “L’HO UCCISA GUARDANDOLA NEGLI OCCHI, VOLEVA…”

Filippo Turetta a quel punto sequestra Giulia Cecchettin e si dirige con lei in macchina verso la zona industriale di Fossò. Lì lei si è dimenata ed è riuscita a scendere dalla macchina, dove ha iniziato a correre. A quel punto anche Filippo è sceso e l’ha rincorsa: “Le ho dato, non so, una decina, 12 o 13 colpito col coltello”. Poi il 22enne entra ulteriormente nel dettaglio e – come rivelato da “Quarto Grado” e riportato da “Corriere.it” – ha aggiunto: “Era rivolta all’insù verso di me. Si proteggeva con le braccia dove la stavo colpendo. L’ultima coltellata che le ho dato era sull’occhio. La guardavo, era come se non ci fosse più”.

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