“Dove li stanno cercando”. I tre ragazzi dispersi nel Natisone, la notizia dai soccorritori: perché proprio lì
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Proseguono senza sosta le ricerche di Patrizia, Bianca e Cristian, i tre ragazzi scomparsi nel fiume Natisone. Con il passare delle ore sono sempre meno le speranze di trovarli in vita. Le ricerche confidano sul fatto che i ragazzi possano essersi riusciti ad aggrapparsi a qualche ramo. Intanto la procura ha aperto un’indagine. Lo ha confermato al Messaggero Veneto il procuratore capo Massimo Lia. I sommozzatori dei Vigili del Fuoco impegnati nella ricerca hanno ritrovato la borsetta, con un cellulare all’interno, di una delle due ragazze scomparse.
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Il sindaco di i Premariacco Michele De Sabata, segue la situazione a racconta i dettagli dell’operazione: “Imponente lo schieramento di mezzi che dalle prime luci dell’alba stanno setacciato la forra di Premariacco in direzione Paderno. Durante la notte è stato individuato un segnale da un cellulare ma hanno dovuto sospendere le ricerche in attesa di potersi calare o risalire dal fiume. Sono ore decisive“.
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Poi improvvisa è arrivato l’ondata di piena con il livello dell’acqua salito improvvisamente passando da 15 mc al secondo a quasi 250 in pochissimo tempo. I tre hanno chiesto aiuto al 112 stringendosi in un forte abbraccio cercando di resistere alla violenza dell’acqua. Intanto, le ricerche continuano: i vigili del fuoco hanno mantenuto un presidio durante la notte.
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Le ricerche si concentrano a ridosso del ponte Romano. Racconta open.it come: “Gli esperti sono persuasi che il fiume possa restituire i corpi dei ragazzi perché il Natisone ha quello che è stato definito un carattere torrentizio estremo: a piene improvvise, come quella di ieri, fa seguito uno «sgonfiamento» altrettanto repentino, con portate d’acqua che improvvisamente si fanno esigue”.