Poliziotto accoltellato a Milano: Christian aveva cercato di proteggere l’aggressore dal treno

Emergono nuovi particolari sulla vicenda del poliziotto accoltellato a Milano da un cittadino di origini marocchine, irregolare nel nostro Paese. Pare che il 37enne Hassan Hamis, che poi ha aggredito il vice ispettore Christian Di Martino, stesse scappando lungo i binari e gli agenti l’hanno fermato temendo che fosse travolto da un treno. Durante la colluttazione, l’uomo ha estratto un coltello con una lunga lama. Ora purtroppo il poliziotto si trova in ospedale in condizioni critiche, dopo essere stato sottoposto a 70 trasfusioni.

La ricostruzione dei fatti

Questa la ricostruzione dei fatti finora emersa. Mercoledì sera intorno alle 23.20, due poliziotti vedono Hamis muoversi a piedi sul binario 12 della stazione di Lambrate. Ad un certo punto il marocchino comincia a prendere sassi dalla massicciata e a lanciarli. Colpisce alla tempia destra una donna di 55 anni che sviene e cade a terra. A quel punto gli agenti gli si avvicinano chiedendo anche rinforzi.

Dopo pochi minuti accorrono sul posto alcune pattuglie del 113, tra cui la volante ‘Zara’ che ha per capo equipaggio proprio Christian Di Martino. È lui uno degli agenti addestrati ad utilizzare il taser in casi come questo. In quel momento Hamis si mette a correre sui binari e, per paura che possa finire sotto a un treno, i poliziotti lo bloccano.

Di Martino è costretto a usare il taser, Ma la scarica elettrica emessa dall’apparecchio non funziona perché il marocchino viene colpito a una gamba da una ‘freccia’, mentre la seconda si ferma sulla pesante giacca che indossa. Di Martino lo blocca alle spalle. I due finiscono a terra.

Hasan estrae un grosso coltello da cucina che aveva nascosto nella manica del giubbotto che misura 16 centimetri di manico e 20 di lama. Colpisce almeno tre volte il poliziotto: a un rene, milza e duodeno. Christian inizia a perdere molto sangue e viene trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda. Le sue condizioni sono disperate dopo un intervento chirurgico durato quattro ore.

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