“Io e il mio ragazzo amiamo le maratone di sesso, ma 11 volte al giorno non è forse troppo?
Fare sesso fa bene alla salute mentale e fisica, ormai questo è un dato di fatto. Se se ne fa troppo poco, l’assenza di rilascio di prolattina, endorfine e serotonina si fa sentire provocando un abbassamento dell’umore e proporzionalmente un aumento dello stress, mentre al contrario, una buona attività sotto le lenzuola garantisce un migliore funzionamento del sistema immunitario, la riduzione della pressione sanguigna e di rischi di problemi cardiovascolari (secondo un recente studio del University College di Londra, le donne che fanno sesso almeno una volta alla settimana avrebbero meno rischio di incorrere in una menopausa precoce, argomento centrale nei più recenti studi sulla salute e il benessere femminile). Ma cosa succede, invece, se al contrario il sesso diventa una priorità assoluta occupando gran parte della giornata? In medio stat virtus diceva qualcuno (e Christian Grey non è mai stato poi così d’accordo).
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Pamela Stephenson Connolly, psicoterapeuta neozelandese specializzata nel trattamento di disturbi sessuali, ha risposto sulle pagine di The Guardian alla lettera di una ragazza “spaventata” dalla massiccia intesa sessuale raggiunta con il partner (nonostante molti studi confermino invece il calo nell’attività sessuale dei millennial, tanto che The Atlantic ha parlato apertamente di “recessione del sesso” ndr) . “Io e il mio ragazzo amiamo le maratone sessuali – ma è 11 volte al giorno non è forse troppo?”, chiede senza esitazioni (e anche Mr Sfumature non può che inchinarsi). “Io e il mio ragazzo abbiamo entrambi pulsioni sessuali estremamente elevate: è l’unica relazione per entrambi in cui proviamo questa incredibile sintonia”, scrive la ragazza mantenendo l’anonimato come in una sex column che si rispetti. “Di recente abbiamo superato le 10 volte in 24 ore, battendo il nostro record personale di 8. Al nostro undicesimo tentativo, è stato troppo doloroso continuare”, ammette, arrivando al nocciolo del problema. “Ho cercato consigli su come provare meno dolore o su quanto tempo dovrei aspettare tra un rapporto e l’altro per riprendermi, nel caso in cui questo possa contribuire al dolore. È possibile che sto semplicemente chiedendo troppo al mio corpo?”.
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La risposta dell’esperta parte mettendo nero su bianco una verità sacrosanta. “Il sesso dovrebbe essere piacevole. Se fa male, fermati (a meno che ovviamente non ti piaccia, il mio consiglio qui non è indirizzato a chi erotizza il dolore)”, scrive la dott.ssa, con una giusta postilla per gli amanti del BDSM. “Il sesso non è una competizione né un gioco di abilità. Prenditi cura del tuo corpo e considera l’aspirazione alla qualità del sesso piuttosto che alla quantità”, continua la Connolly, sottolineando come il vero appagamento non sia per nulla collegato a una questione di numeri ma alla “concentrazione nel dare e ricevere piacere all’altro”, obiettivo minato quando subentra la tendenza a “ragionare per obiettivi”.