RITROVATA BARA VUOTA VICINO AI CASSONETTI DEI RIFIUTI, CHOC IN PAESE

Ci sono storie curiose che rischiano di urtare la suscettibilità di qualcuno ma che sono realmente accadute. Non è facile parlarne ma lo facciamo per un motivo esplicito: quello di evitare che simili episodi avvengano.

Non dimentichiamoci che un atto di inciviltà, lesivo del decoro pubblico, potrebbe andare a toccare, dal profondo, chi ha fede e fa fatica anche solo a pensare che ciò sia successo.

Abbiamo spesso parlato di quanto l’inquinamento sia una piaga devastante del nostro pianeta e di come non ci si renda conto che non si arreca danno solo agli altri ma anche a se stessi e alle persone a cui si vuol bene.

A me fa rabbia anche solo il guardare che qualcuno getta fuori dall’auto una carta; figuriamoci se mi trovassi ad assistere ad una scena come quella rappresentata in questo scatto che fa da apertura all’articolo.

Non capita poi tutti i giorni di imbattersi in una bara vicino a dei cassonetti! Ma vediamo meglio cosa è accaduto.

C’erano dei cuccioli di cagnolini a giocarci dentro, spensierati, con l’innocenza tipica degli animali che non conoscono l’orrore dell’uomo, per fortuna, ma la scena ha indignato e non poco chi, di passaggio, abitando nelle vicinanze, si è imbattuto in questa sconcertante scena: una bara vuota accanto ai cassonetti dei rifiuti di vetro e plastica.

Per il ciclo “sogno o son desto?”, in una soleggiata mattinata di novembre del 2021, al rione Isola di Vercelli, è stata fatta questa macabra scoperta che, per fortuna, non riservava “sorprese” ma pensate, per un solo attimo, a coloro che, per sfortuna, si sono trovati, in quel frangente, al cospetto della cassa da morto.

L’immagine, postata su Facebook dall’ex vice sindaco e membro del Cda della multiutility Atena Antonio Prencipe, neanche a dirlo, ha iniziato a diffondersi sul web e la reazione degli utenti è stata di profonda indignazione. Purtroppo abbiamo toccato livelli di degrado assurdi e più passa il tempo, più questi episodi si verificano.

Non ci è dato sapere chi sia stato l’autore di questo gesto così terribile; né ci è dato sapere, allo stato attuale, per quale motivo si sia disfatto di una bara; se per scherzo ( di pessimo gusto), per scaramanzia, per un acquisto fatto in largo anticipo di cui si è pentito/a, per dissepoltura. Ovviamente vorremmo tanto saperlo in quanto, a distanza di anni, il colpevole non è ancora uscito allo scoperto e dubito fortemente che lo faccial.

La cassa da morto è stata ritirata da una camionetta di Asm Vercelli, dopo due ore dal suo primo avvistamento e gli addetti ai rifiuti sono rimasti basiti per il rifiuto abbandonato che non rientra certo nell’ordinario. Prencipe, nel suo lungo post Facebook, all’epoca dei fatti, scrisse: “L’altro giorno mi chiedevo quanta inciviltà c’è ancora. Con questa di stamattina ho finito le domande“. Riflessioni che, ovviamente, sono legittime, dal momento che ci si disfa di tutto con una facilità estrema, come se si trattasse di un mozzicone di sigaretta. Le indagini sono scattate a caccia del colpevole.

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