“Ma è matto, cosa fa?”. Grande Fratello, Paolo choc con Letizia. Il pubblico assiste alla scena e resta di pietra
Paolo Massella ancora nella bufera per un gesto con Letizia Petris. Negli ultimi giorni il macellaio è finito più volte al centro delle polemiche e delle critiche per alcuni suoi comportamenti. Prima il gelato: mentre stava preparando le porzioni per gli altri Paolo si è leccato le dita, poi un po’ di gelato è caduto a terra e lui l’ha raccolto e se l’è messo in bocca.
Altra scena finita nel tritacarne social è stata quella in cui Perla Vatiero e Letizia Petris si stavano facendo il bagno e Paolo è rimasta lì a guardare. Poi, non contento, ha chiesto alla fidanzata di fare un giro per poter osservare meglio il suo lato b. E va bene che è la sua compagna, però in molti non l’hanno perdonato. Ora il giovane è finito nuovamente nel mirino delle critiche. Ecco perché.
Il gesto di Paolo che ha fatto infuriare il pubblico del GF
Sembra che non passi giorno in cui i telespettatori non si arrabbiano per questo o quel comportamento dei concorrenti. Stavolta, anzi ancora una volta, è il gesto di Paolo Massella a provocare tante reazioni negative. Nella notte i due stavano giocando, ma poi probabilmente si è superato il limite.
Ad un certo punto Paolo ha preso la cinta e ha iniziato a sculacciare Letizia. Il concorrente ha inseguito la fidanzata per tutta la Casa, poi l’ha portata in bagno e l’ha messa letteralmente all’angolo. Oltre a frustarla l’ha anche presa per il collo. Sebbene i due stessero giocando a molti è parso che la scena fosse aggiacciante. Tra l’altro Paolo ha sempre detto di essere contro ogni tipo di violenza sulle donne.
Come fa notare Gossipetv il gesto di Paolo cozza “con la sua aurea da moralista“. Più volte, ad esempio, ha criticato Beatrice Luzzi perché sarebbe poco limpida. Sul triangolo con Giuseppe Garibaldi e Vittorio Menozzi il concorrente ha cercato di screditare l’attrice. Per lui è impossibile che con il 23enne ci sia soltanto un’amicizia. Insomma Paolo, sempre lui, finisce ancora una volta nell’occhio del ciclone.