Barbara d’Urso porta Naike Rivelli in tribunale: le accuse alla figlia di Ornella Muti
Il 14 marzo segna l’avvio di un confronto legale molto atteso tra Naike Rivelli, figlia dell’iconica attrice Ornella Muti, e la nota conduttrice televisiva Barbara D’Urso. Al centro della contesa ci sono due video pubblicati da Rivelli nel 2019, nei quali criticava aspramente il programma “Pomeriggio Cinque“, all’epoca condotto da D’Urso.
Il processo: le accuse a Naike Rivelli
La querela si concentra in particolare su due clip. La prima riguarda un segmento del programma in cui il critico Vittorio Sgarbi discuteva del proprio “appeal sessuale” insieme a D’Urso, momento durante il quale Rivelli ha espresso il proprio disappunto per quello che considerava un modello televisivo di basso livello, arrivando a commentare: “Come è caduta in basso l’Italia che si guarda questi programmi trash”.
Il secondo video incriminato invece, riprende un’intervista di Barbara d’Urso a Silvio Berlusconi, esponendo sarcasticamente la natura monologica dell’intervento dell’ex premier e ironizzando su un ipotetico modo per interromperlo, facendo riferimento ad alcuni episodi controversi che hanno coinvolto la conduttrice.
Barbara D’Urso ha risposto a queste accuse portando il caso in tribunale, sostenendo di essere stata diffamata da Rivelli. Da parte sua, l’avvocato di Rivelli ha sottolineato l’intento ironico e sarcastico dei commenti, indicando una mancata comprensione di tale atteggiamento da parte della D’Urso.
Durante la prima udienza al Tribunale di Alessandria, è emersa la possibilità di una soluzione amichevole alla contesa, con D’Urso che ha dichiarato di non essere interessata a ricevere un risarcimento in denaro, ma piuttosto delle scuse, qualora Rivelli riconoscesse di averla offesa. L’ipotesi di un accordo sembra quindi aperta, con la prossima udienza fissata per il 4 aprile, durante la quale si deciderà il proseguimento o meno del processo.
L’evento ha suscitato grande interesse mediatico, non solo per il profilo delle protagoniste, ma anche per i temi trattati, che toccano il delicato equilibrio tra libertà di espressione, satira e rispetto della dignità personale nel contesto televisivo e social. Con entrambe le parti che si preparano alla prossima fase del confronto, la comunità attende con trepidazione gli sviluppi di questo duello giudiziario.