Gli Usa tornano sulla Luna dopo 52 anni: sbarcato il lander privato Odysseus
Il primo lander privato si è posato sulla Luna. E’ Odysseus, dell’azienda texana Intuitive Machine: una prima assoluta nella storia dell’era spaziale e segna anche il ritorno di un veicolo americano sulla Luna a 52 anni dall’ultima missione Apollo 17.
Una prima assoluta nella storia dell’era spaziale
Lanciato il 15 febbraio scorso, Odysseus è entrato nell’orbita lunare il 21 febbraio, dopo aver percorso un milione di chilometri. La manovra di allunaggio si è svolta come previsto, anche se inizialmente non si riusciva a ricevere il segnale. Dopo alcuni tentativi con più antenne da Terra, finalmente il ‘bip’ dal lander. “Possiamo confermare senza dubbio che il nostro veicolo è sulla superficie della Luna e che stiamo trasmettendo”, ha detto il direttore di volo Tim Crain. Quello di Odysseus è il primo successo di una missione privata dopo i fallimenti del lander Peregrine dell’azienda americana Astrobotic nello scorso gennaio e quelli dei lander da Hakuto-R M1 della giapponese Ispace nel 2023 e di Beresheet, dell’azienda israeliana SpaceIL nel 2019. Sono invece quattro i Paesi che hanno fatto posare un loro veicolo sulla Luna: dopo gli Stati Uniti sono riusciti ad allunare Russia, Cina, India e Giappone. Era dall’11 dicembre 1972 che un veicolo costruito negli Stati Uniti non si posava sul suolo lunare. L’azienda con sede a Houston ha compiuto così quello che in molti già definiscono “un passo da gigante per i privati”.
In collaborazione con la Nasa verranno scattate una serie di immagini per documentare quali effetti l’atterraggio produce sulla superficie lunare e sull’ambiente circostante. L’area della discesa era una zona piatta vicino al cratere Malapert A, intitolato all’astronomo belga Charles Malapert, che si trova a circa trecento chilometri dal polo sud lunare. Il cratere ha un diametro di circa 69 chilometri ed è vicino al massiccio del pMalapert, uno dei tredici siti considerati per la missione Artemis III della Nasa. Queste aree hanno attirato molto interesse negli ultimi anni per la presenza di acqua ghiacciata nascosta nei crateri. Odysseus aveva lasciato la Terra il 15 febbraio, con il lancio da Cape Canaveral, Florida, a bordo di un razzo di SpaceX, la compagnia spaziale di Elon Musk, ed era entrato in orbita lunare mercoledì dopo aver percorso un milione di chilometri.
Circa tredici minuti prima dell’atterraggio, ha innescato i motori e cominciato la discesa sulla superficie. Da questo punto in poi, Odysseus è andato avanti in autonomia con i controllori di volo al lavoro al centro di Intuitive Machines e pronti a intervenire in caso di problemi. La fase finale ha riservato qualche brivido dovuto a inconvenienti improvvisi. La società di Houston ha rivelato che uno strumento laser progettato per fornire dati relativi all’altitudine e alla velocità non stava funzionando. Poi è arrivato il “bip” dal lander. Odysseus, spiega la compagnia, funzionerà per un giorno lunare, che equivale a circa quattordici giorni terrestri.