Crollo in un cantiere Esselunga: il video della caduta del pilone, le parole di un sopravvissuto
Nella mattinata di oggi, un tragico incidente ha scosso la città di Firenze, gettando una comunità intera nel dolore. Nel cantiere dove è prevista la costruzione del nuovo supermercato Esselunga in via Mariti, si è verificato un crollo che ha portato alla morte – non confermata- di tre operai e alla scomparsa di altri 5 lavoratori: 3 persone invece sono state estratte vive dalle macerie.
Il disastro è avvenuto poco prima delle nove, quando, secondo le prime ricostruzioni, un solaio ha ceduto improvvisamente a causa di una trave di cemento che ci è crollata sopra, trascinando con sé uomini e macchinari in una caduta fatale. Le cause esatte dell’accaduto sono ancora sotto indagine, ma la tragedia ha immediatamente richiamato sul posto un ingente numero di soccorsi.
Si chiamava Luigi Coclite, nato nel 1964 a Teramo ma residente a Collesalvetti in provincia di Livorno. Si tratta della prima vittima identifica dello spaventoso incidente nel cantiere dell’Esselunga nel quartiere di Rifredi, prima periferia di Firenze, dove era in costruzione un supermercato. L’uomo, 62 anni, è morto nel crollo del cantiere dove stava lavorando, mentre era impegnato al calcestruzzo. Si era sposato 25 anni fa, poi separato. Grande tifoso dell’Inter e fan di Mario Biondi, lascia due figli, una femmina e un maschio, di 18 e 22 anni, Lucrezia e Alessio, che vivono a Vicarello con la madre Simona.
17:00 Le parole del sopravvissuto
“Non mi ricordo niente, solo che è crollato tutto”. Queste le parole, da un letto dell’ospedale di Careggi, di uno dei tre operai feriti nel crollo del cantiere Esselunga in via Mariti a Firenze, cittadino romeno. Le sue iniziali sono C.S e ha 51 anni. Il figlio e la moglie lo hanno raggiunto nella struttura dove si trova ricoverato e hanno spiegato ai giornalisti: “E’ cosciente. Abita in Italia in modo stabile da quattro anni, prima ha fatto la spola con la Romania”.
Il cantiere interessato dai fatti si trova nell’area un tempo occupata dall’ex Panificio Militare di Firenze, una zona che sta vivendo una profonda trasformazione con la costruzione del grande supermercato del gruppo Esselunga. I lavori, avviati da tempo, miravano a portare nuova vita e servizi in un’area storicamente importante per la città.
Le testimonianze: “Come una bomba, poi voci disperate che chiedevano aiuto”
La notizia del crollo ha scatenato una profonda commozione nella comunità locale e tra i lavoratori del settore edile, sottolineando ancora una volta i rischi legati alla sicurezza nei cantieri. La sicurezza sul lavoro è un tema sempre caldo, che richiede attenzione e costanti aggiornamenti normativi e procedurali per garantire che tragedie del genere non si ripetano. Un residente ha raccontato. “È stato un boato fortissimo. Una bomba: ero in casa, stavo facendo una doccia. Ho sentito questo rumore fortissimo e sono corso fuori a vedere. Si sentivano le grida degli operai che chiedevano aiuto, voci disperate”.
Le autorità competenti hanno avviato un’indagine per fare luce sulle cause del crollo, con l’obiettivo di stabilire eventuali responsabilità e di prendere le misure necessarie per prevenire incidenti futuri. Intanto, la città di Firenze si stringe attorno alle famiglie delle vittime e ai lavoratori colpiti da questa tragedia, offrendo sostegno e solidarietà in questo momento di profondo dolore.