13enne violentata nel parco da 7 ragazzi: lo stupro davanti al fidanzato, orrore a Catania
In una vicenda che ha scosso la comunità di Catania, una ragazzina di soli 13 anni è stata vittima di un terribile atto di violenza nei giardini comunali della Villa Bellini, uno dei parchi più frequentati e amati della città. La giovane sarebbe stata aggredita e violentata da sette individui, in un episodio che ha destato orrore e indignazione. A quanto pare 3 degli aggressori, che sono stati identificati, sarebbero minorenni. Tutti gli aggressori sarebbero di origine egiziana.
Le indagini condotte dalle autorità hanno portato al fermo di sei dei sospettati, grazie all’intervento dei carabinieri. Il settimo componente del gruppo, anch’esso di nazionalità egiziana come gli altri fermati, risulta al momento irreperibile. Tra i fermati, tre sono minorenni e verso tutti al momento sono stati emessi provvedimenti di fermo.
Li hanno fermati mentre passeggiavano a Villa Bellini: hanno immobilizzato lui e l’hanno portato poco lontano, ma ha comunque assistito mentre il gruppo di aggressori violentava la sua fidanzata all’interno dei bagni pubblici del posto. La ragazza, dopo aver subito il secondo stupro, in qualche modo è riuscita a divincolarsi e fuggire insieme al fidanzato per andare verso la via Etnea, che è molto trafficata. Dopo lo stupro la coppia di giovanissimi fidanzati è infatti corsa via in lacrime e dei passanti li hanno visti e sono subito accorsi in loro aiuto. I due, ancora sotto shock, hanno raccontato cos’era accaduto ed è stata immediatamente allertata la polizia.
Secondo le ricostruzioni, la violenza sarebbe avvenuta con due degli indagati che hanno abusato della ragazza mentre gli altri cinque assistevano.
Questa brutale aggressione solleva nuovamente questioni urgenti sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sull’importanza di una vigilanza e di un’educazione capace di prevenire atti di tale ferocia. La comunità catanese si trova ora di fronte al compito di rispondere a questo atto di violenza con solidarietà verso la vittima e con azioni concrete per rafforzare la protezione dei più vulnerabili.