C’è Posta per te non va in onda il 10 febbraio: no alla controprogrammazione al Festival
Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha annunciato che il programma “C’è Posta per Te”, condotto da Maria De Filippi, non andrà in onda sabato 10 febbraio, in coincidenza con la serata finale del Festival di Sanremo 2024. In una recente conferenza stampa, Berlusconi ha confermato che Mediaset non farà controprogrammazione contro il Festival, rispondendo così a un appello lanciato da Fiorello nel suo programma “Viva Rai2”.
Fiorello aveva invitato Berlusconi a non fare controprogrammazione al Festival di Sanremo, facendo riferimento a una promessa apparentemente non mantenuta in passato. Berlusconi ha risposto spiegando che “C’è Posta per Te” sarà sostituita da “Terra Amara”, una fiction turca abitualmente in onda durante il giorno.
Questa decisione segna una deviazione dalla tradizionale strategia di Mediaset di proporre programmi forti per competere con la finale di Sanremo, uno degli eventi televisivi più seguiti in Italia. Sembra che l’azienda abbia valutato il rischio di un confronto diretto con il Festival, optando per una scelta più cautelativa.
Nello stesso incontro con la stampa, Pier Silvio Berlusconi ha toccato anche il tema del futuro di Amadeus, attuale direttore artistico di Sanremo, smentendo voci di un suo possibile passaggio a Mediaset: “È un pezzo importantissimo della Rai, non c’è nessuna offerta.”
Inoltre, Berlusconi ha espresso un’opinione positiva sull’operato del governo Meloni, suggerendo maggior attenzione alla tutela dei campioni nazionali ed europei e alla definizione di regole più precise per i giganti del web, come passo fondamentale per il rafforzamento dell’Europa.
Infine, riguardo a una possibile discesa in campo in politica, Berlusconi ha ribadito la sua posizione, affermando che spera che Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, continui a fare un buon lavoro. Ha sottolineato l’importanza di una squadra equilibrata, composta da persone esperte e giovani talenti, per portare avanti l’eredità politica di suo padre, Silvio Berlusconi.
