“Non l’ha fatto davvero!”. Uomini e Donne, Ernesto lascia con il botto: tocca prima a Mauro, poi a Ida Platano
Oggi a Uomini e Donne è andata in onda la puntata in cui si consuma l’addio di Ernesto. Un addio che era stato anticipato nei giorni scorsi ma che non ha mancato di scatenare commenti a non finire. “Cara Ida mi dispiace ma sei scaduta anche tu. Ami proprio sti uomini buffoni come era il Tarantino. Effettivamente non meritavi un uomo di questa portata!”. E ancora: “Gli attori rimangono le persone vere lasciano il programma!!!! Più gente come Ernesto lì dentro per favore!!!!”.
“Io mi chiedo perché questa donna è così tarata cioè io guardo lei e onestamente mi vergogno di essere donna… Si fa prendere per stupida da tutti questi uomini millantatori che sono lì solo per recitare un copione!”. Insomma, il pubblico ha un’idea precisa di Ernesto.
Uomini e Donne, Ernesto saluta tutti e lascia lo studio
E oggi il cavaliere lo ha dimostrato. Prima di salutare lo studio ha ‘benedetto’, per così dire, Mauro. Quindi ha abbracciato Ida e detto no ad un possibile ritorno in studio chiesto da Aurora Tropea. Insomma, con la massima classe si è comportato da vero numero uno. Sui motivi dell’addio aveva già fatto chiarezza bel corso di una recente intervista.
“Volevo fare chiarezza sui motivi che mi hanno spinto ad andare via. Dopo aver chiamato Ida “zerbino” ovviamente c’è stato un distacco da parte di entrambi”, racconta Ernesto. Che poi aggiunge il motivo dell’addio. “La cosa più deludente, però, è stato il fatto che durante una delle puntate sono dovuto andare via per un lutto, e le condoglianze di Ida mi sono arrivate la mattina delle registrazioni, dopo una settimana”.
“Anche tra conoscenti c’è solidarietà, figuriamoci tra un’ipotetica coppia. La mia decisione di andare via, quindi, è stata per questo. Addirittura Maria De Filippi, all’ingresso in studio, mi ha guardato e mi ha chiesto “Ernesto, come stai?”. Non aggiungo altro. Sono una persona vera, non è che faccio il romantico e poi me ne vado così. Io e Ida siamo due mondi diversi, e sinceramente preferisco il mio”.