“Lo hanno trovato morto”. Scomparso a 24 anni, il caso di Danilo finisce in tragedia
Da domenica 14 gennaio non si avevano più notizie di un giovane di 24 anni, Danilo Romani, residente a Cisterna d’Asti. Il ragazzo si era allontanato sulla sua Golf senza portare con sé il telefono cellulare. A denunciarne la scomparsa era stata la compagna, allarmata perché il giovane non aveva fatto rientro a casa. Come confermato da alcuni testimoni, l’ultima volta Danilo era stato avvistato nel comune di San Damiano.
Dopo la denuncia di scomparsa erano partite subito le ricerche, coordinate dai carabinieri, insieme alla polizia stradale, alla finanza, ai vigili del fuoco e alla protezione civile. Era stato disposto anche l’impiego di un elicottero, per cercare di individuare l’auto del ragazzo.
Danilo Romani scomparso da Asti, trovato morto
Le ricerche erano state orientate anche verso la zona di Alba, in provincia di Cuneo, dove Danilo Romani svolge va la sua attività e per questo motivo era stata fatta richiesta di concorso nelle operazioni della Prefettura di Cuneo e dei comandi dei carabinieri della zona. La famiglia di Danilo Romani aveva lanciato un appello agli abitanti della zona, appello condiviso anche dalla questura di Asti.
Purtroppo Danilo Romani è stato rinvenuto dai Carabinieri di Alba in una zona di campagna in riva al fiume Tanaro, in località Biglini. Secondo quanto riportano i quotidiani locali, il ragazzo si sarebbe tolto la vita sparandosi. La conferma è stata fornita dalla prefettura che, come previsto dal piano per le persone scomparse, ha coordinato le attività di ricerca.”Sono molto rattristato – ha dichiarato Claudio Ventrice, Prefetto di Asti, al quotidiano La voce di Asti – perché abbiamo lavorato tantissimo per cercare di riportarlo a casa”.
“Abbiamo fatto tre tavoli tecnici coinvolgendo Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco ma purtroppo ‘navigavamo nel buio’ perché è uscito senza portare con sé il cellulare (rendendo quindi impossibile cercare di tracciarne i movimenti, ndr.) Ciò nonostante, abbiamo perlustrato strade, boschi, interi quartieri” “Al di là del dolore per la perdita di una così giovane vita – ha concluso il prefetto – posso dirle che noi abbiamo la coscienza a posto perché abbiamo fatto davvero tutto il possibile, lavorando senza sosta”.