“I nomi del serale già scelti”. Amici, brutte accuse dall’ex allievo: ma sceglie di restare anonimo
Amici 23, scoppia il caso. Dopo la bufera successiva l’addio di Matthew e Mew (e la voce di due nuovi addii) ecco Maria De Filippi deve fare i conti con un presunto allievo della scuola che, suoi social, spara a zero sul talent. Il video è già virale e qualcuno si chiede se davvero il talent di Canale 5 sia trasparente. Intanto, come detto in apertura, le polemiche su Matthew e Mew non si fermano. “Nemmeno un’immagine sui saluti di questi due poveri ragazzi, Mew e Matthew, niente, cancellati”, scrive un’utente.
E ancora: “Postate un comunicato stampa contro Jurman, che anche lui contribuisce alla shitstorm esattamente come fate voi contro questi ragazzi a turno, facendo come vi pare, senza ritegno. E non fate nemmeno un video di saluti ai compagni e a quei discutibili “professori” che fanno questo programma, ma vergognatevi”.
Amici 23, video accusa la produzione: “Tutto deciso da ottobre”
E tanti altri sono stati i commenti. E, sicuro, altri ce ne saranno dopo il video riportato da Novella 2000 in cui una manager mentre è in conversazione con un presunto ex allievo di Amici, il quale però non ha voluto mostrarsi e fare il suo nome, ascolta le parole del ragazzo. Parole che poi sono accuse. Si legge sull’edizione on line del giornale: “Da quel che si può ascoltare nel filmato, questo ragazzo pare affermare che ad Amici sarebbe tutto preparato”.
“E che già da ottobre i ragazzi saprebbero chi tra loro arriverà al Serale”. Un’accusa molto pesante. Tra i tanti nomi della talpa spuntati c’è stato quello di Calma, protagonista dell’edizione 21 e nei giorni scorsi autore di commenti al veleno contro Rudy Zerbi. Calma che però è intervenuto.
“Prendo le distanze da questo video. Vengono dette cose che non mi appartengono. Non sono io quella persona. Di cose da dire ne ho sul programma, ma l’ho sempre fatto e lo farò mettendoci la faccia. Spero che questa cosa si chiuda e accertiamoci di quello che si dice perché accusare di una cosa così grave può diventare un problema”.