Michele Misseri presto torna libero: detenuto modello. Ma dice: “La verità è questa…”
Michele Misseri, il 69enne di Avetrana, è in procinto di ritornare in libertà. La sua scarcerazione è prevista per febbraio, segnando la fine di un periodo di detenzione segnato da sviluppi e controversie. Misseri, descritto come un “detenuto modello“, beneficerà della normativa svuota carceri e della sua buona condotta, che gli hanno consentito di ridurre la pena di 8 anni a lui inflitta per la soppressione di cadavere.
La storia giudiziaria di Misseri si intreccia tragicamente con quella della moglie Cosima Serrano e della figlia Sabrina, condannate all’ergastolo per l’omicidio di Sarah Scazzi, la giovane nipote di appena 15 anni, scomparsa nell’estate del 2010. Misseri inizialmente confessò di aver molestato e ucciso la nipote, indicando anche il luogo dove aveva nascosto il corpo. Tuttavia, in seguito ritrattò questa confessione, coinvolgendo la figlia Sabrina nell’omicidio, che successivamente venne incarcerata insieme alla madre.
Nonostante le ritrattazioni e le dichiarazioni contrastanti, gli inquirenti hanno sempre mantenuto una posizione ferma, conducendo alla condanna definitiva delle due donne. La Corte di Cassazione ha ritenuto Misseri responsabile del solo abbandono del corpo della nipote in una zona rurale.
Negli anni successivi, Misseri ha continuato a proclamarsi l’unico colpevole dell’omicidio, affermando che in carcere ci sono due innocenti. Questa potrebbe essere la linea che manterrà anche dopo la sua scarcerazione, con il supporto del suo avvocato Luca Latanza. Nel frattempo, le due donne non hanno mai ricevuto permessi durante i 14 anni di detenzione, rimanendo in carcere a scontare la loro pena.