“Ma perché lei?”. Elena Cecchettin, la scelta ‘persona dell’anno’ e le polemiche
Femminicidio di Giulia Cecchettin, riflettori accesi sulla sorella. Elena, sorella della giovanissima studentessa uccisa per mano dell’ex fidanzato, ha da subito fatto sentire la sua voce, pur tra le lacrime e la sofferenza provata in seguito alla dolorosa perdita dell’amata sorella. Elena Cecchettin contro ogni tipo di violenza e sopruso, monito di riflessione su molte tematiche attuali che riguardano indistintamente uomini e donne. A lei è stata dunque dedicata la copertina nel penultimo numero dell’anno de L’Espresso e non senza polemiche.
Elena Cecchettin eletta “persona dell’anno”, scoppia la bufera. Puntuali le parole nell’editoriale di Alessandro Mauro Rossi, direttore della testata giornalista: “Con quello di Vanessa Ballan, i femminicidi hanno ormai superato abbondantemente la terribile soglia dei 100 casi dall’inizio dell’anno. Un fenomeno che non sembra finire mai ed è il segno di dove ci sta portando il nostro tempo”.
Elena Cecchettin eletta “persona dell’anno”, scoppia la bufera social: “Lo trovo sconfortante”
“Credevamo, crediamo, che il rispetto per le donne e per ogni persona avesse fatto passi avanti importanti e invece ogni giorno non manca l’occasione per fare un passo indietro”. Una riflessione e anche un appello che avrebbe dunque condotto a dedicare alla sorella di Giulia Cecchettin la copertina del penultimo numero de L’Espresso. “Le sue parole di Elena ‘sul patriarcato e la cultura dello stupro di 110 vittime di femminicidio in un anno’ sono una lucida analisi”, aggiunge il direttore della testata.
Elena Cecchettin, dal canto suo, ha dialogato con Susanna Turco sottolineando: “Sono contenta che quelle parole siano state prese sul serio e che di fatto le persone abbiano iniziato ad avere voglia di realizzare quel cambiamento che già desideravano”. La copertina de L’Espresso con la foto di Elena Cecchettin ha fatto il giro del web, venendo commentata dagli utenti su X. Scoppia la bufera: ecco spiegati i motivi attraverso le parole degli utenti stessi.
“Tutta politica, tutta propaganda, tutta ideologia. Fate schifo allo schifo”, si legge tra i commenti e ancora: “Caduta in disgrazia un’influencer se ne fa un’altra”, “Sarò strana io, ma se mia sorella venisse barbaramente uccisa non mi verrebbe mai in mente di andare a posare per un servizio fotografico per una copertina un mese dopo il suo ritrovamento. Il dolore spettacolarizzato. Questa società è malata di immagine, lo trovo sconfortante“.