Sport in lutto, campione se ne va a soli 14 anni. No vax scatenati
Il mondo dell’atletica australiana è in lutto per la prematura scomparsa di Zulqarnain Haider, un giovanissimo atleta di soli 14 anni. Considerato una promessa del settore, Haider si è distinto per le sue straordinarie prestazioni, stabilendo 18 record nazionali e vincendo numerosi titoli nelle competizioni junior, tra cui nei 100, 200, e 400 metri, nonché nei 200 metri a ostacoli.
La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità, ma a rendere il contesto ancora più doloroso è stata una campagna di sciacallaggio social che ha accompagnato i messaggi di cordoglio. Nonostante le cause del decesso non siano state rese pubbliche, come riportato dal “Daily Mail“, molte persone hanno iniziato a speculare, collegando erroneamente la sua morte alla campagna vaccinale anti-Covid. Queste voci infondate hanno spinto la famiglia di Haider a richiedere il massimo rispetto per la loro privacy e per il buon nome del ragazzo.
Haider, membro del Keilor Little Athletics Club di Melbourne, aveva già raggiunto importanti traguardi nella sua breve carriera. Il suo talento era così notevole che molti lo consideravano un futuro campione olimpico. Sin da piccolo, Haider aveva mostrato una precoce inclinazione per l’atletica, battendo record su record nelle varie categorie di età. Il suo club ha espresso profondo cordoglio, ricordando le sue eccezionali capacità e i risultati senza precedenti ottenuti in così poco tempo.
La scomparsa di Zulqarnain Haider lascia un vuoto incolmabile nel mondo dell’atletica, non solo per i risultati già ottenuti, ma anche per il potenziale inespresso di un atleta che sembrava destinato a raggiungere vette ancora più alte. La sua famiglia e il suo club richiamano alla memoria il suo spirito combattivo e la sua eccezionale carriera, purtroppo interrotta troppo presto.