Neonato scomparso da 24 ore, l’orrore nella macchina del padre: “Ha ucciso anche sua moglie”
Le ricerche del neonato scomparso da casa lo scorso primo dicembre sono finite nel modo più tragico. Il corpo del bimbo, di appena 10 mesi, è stato trovato da un cacciatore sul sedile posteriore dell’auto del padre, anche lui scomparsa da giorni e sul quale si erano concentrate le ricerche. Drammatica la scena. A quanto riportano i media locali il cacciatore avrebbe chiamato la polizia dopo aver incontrato un uomo in stato alterato.
Nel dettaglio l’uomo, che poi si scoprirà essere il padre del piccolo, era nudo ed avvolto solo da un sacco a pelo accanto alla sua auto parcheggiata sul ciglio della strada. Davanti alle domande del cacciatore su chi fosse e cosa stesse facendo lì le uniche risposte erano state frasi sconnesse, senza un filo logico. Poco dopo la polizia è arrivata sul posto e sul sedile posteriore del mezzo ha scoperto l’orrore.
Idaho Falls, trovato morto il neonato scomparso il primo dicembre
Parzialmente avvolto nelle coperte c’era Zeke Best, il neonato di 10 mesi scomparso. Non sono chiare le cause della morte, ma sembra che il padre sia responsabile. Il ritrovamento è avvenuto a circa 24 miglia da Idaho Falls, Stati Uniti, dove il piccolo viveva. L’uomo, poco dopo, è stato identificato dalla polizia in Albert Best, 48 anni, papà del bambino, ricercato dalla polizia come possibile sospettato dell’omicidio di sua moglie.
Trovata morta in casa giovedì 30 novembre, il giorno prima della scomparsa del loro figlio. Albert Best è stato tradotto in carcere e nelle prossime ore dovrebbe essere sottoposto ad un interrogatorio per provare a fare luce sulle ore precedenti la morte del figlio e quella della moglie. Sul posto, insieme alla polizia locale, anche gli agenti federali dell’FBI convinti che l’uomo sia autore del duplice omicidio.
Kali Jean Randall, la moglie di Alberte, era stata ritrovata nella sua residenza di Victor, New York. La morte della donna era stata presa in carico dalla polizia come omicidio, così come conferma l’ufficio dello sceriffo della contea di Teton sulla sua pagina Facebook. Una pagina nera che con la morte del piccolo Zeke diventa ancora più tragica.