“Hanno arrestato il suo avvocato”. Paolo Calissano, la notizia a due anni dalla morte
Scatta l’arresto ai domiciliari per l’avvocato dell’attore italiano scomparso 2021. La notizia del decesso dell’attore ha stravolto l’intera Italia. Correva il 29 dicembre del 2021 quando Paolo Calissano è stato ritrovato deceduto in seguito alla somministrazione di un mix di farmaci antidepressivi. Il suo corpo era stato trovato il giorno di Capodanno dall’ex fidanzata Fabiola Palese nel suo appartamento alla Balduina. E adesso a distanza di due anni, scatta la verità sull’avvocato Matteo Minna viene allo scoperto.
Morte di Paolo Calissano, l’avvocato Matteo Minna ai domiciliari. “Ci siamo impegnati a non rivelarlo prima della conclusione, ma basti sapere che sono state ricostruite le difficoltà patrimoniali di Paolo”, ha detto il fratello di Paolo Calissano, Roberto, all’epoca della lunga intervista rilasciata per Il Corriere della Sera: “Oggi l’indagine ha chiarito che in realtà era morto da poco, nella notte fra il 29 e il 30 dicembre. L’abbandono è stata una fantasia di alcuni media”, ha spiegato al tempo il fratello.
Morte di Paolo Calissano, l’avvocato Matteo Minna ai domiciliari
E a distanza di due anni dal tragico ritrovamento, un’altra verità viene allo scoperto. Secondo l’accusa, l’avvocato Matteo Minna avrebbe fatto sparire soldi dal conto dell’attore e di altri amministrati, “per un totale di 4”, si precisa su Il Giornale. Nello specifico, Matteo Minna avrebbe effettuato i prelievi dai conti correnti degli assistiti per poi lasciare confluire le cifre sul proprio conto personale.
Tali cifre sarebbero state giustificate come pagamenti di fatture (false) per compensi per assistenza legale o per altre prestazioni professionali, ma senza alcuna traccia delle attività svolte. Minna non avrebbe dunque presentato i rendiconti. Come riportato su Il Messaggero “gli inquirenti gli contestano il peculato aggravato perché si sarebbe appropriato di 817.326 euro“.
Mentre su La Repubblica si apprende che “a dare impulso all’indagine era stato, dopo la morte di Calissano, un esposto presentato dai familiari, a partire dal fratello Roberto, tramite la legale Santina Ierardi. I parenti dell’attore era insospettiti sia da prelievi di denaro che da operazioni economiche”. Su Minna, dunque, gravano le accuse di peculato aggravato, di falsità ideologica e di false perizia per errore determinato da inganno.