“I suoi bambini, vi prego…”. Uccisa davanti ai figli, l’amica di Vincenza Angrisano non può stare zitta
Prima ha ucciso la moglie, Vincenza Angrisano, 42enne e poi ha chiamato il 118: “Venite, l’ho accoltellata”. È accaduto nella serata di martedì 28 novembre ad Andria, in provincia di Bari, ed è stato il secondo femminicidio della giornata. Il primo è avvenuto in mattina a Salsomaggiore, quando un uomo ha uccido la moglie e colpi di mazza da cricket. La vittima si chiama Meena Kumari, 66 anni, di nazionalità indiana.
Come detto, è stata aggredita dal marito dentro casa, ma è riuscita ad aprire la porta nel tentativo di fuggire e in quel momento ha attirato l’attenzione di una vicina di casa, un carabiniere. Il marito ha colpito la moglie più volte al corpo e alla testa con la sua mazza da cricket, sport nazionale in India. Colpi risultati fatali. La carabiniera Noemi Schiraldi, 31 anni, da quattro in servizio alla stazione di Salsomaggiore (Parma), è intervenuta e ha subito chiamato i colleghi per un rapido intervento. L’uomo è stato fermato dai militari dell’Arma e arrestato.
Vincenza Angrisano uccisa davanti ai figli: l’appello dell’amica
Nella serata di martedì 28 novembre è avvenuto un altro femminicidio. Ad Andria una donna di 41 anni è stata uccisa dal marito cinquantenne, Luigi Leonetti. Il dramma davanti ai figli di 6 e 11 anni, sconvolti alla vista della madre massacrata dal padre. L’uomo ha confessato il femminicidio al 118 e oggi due fratelli di Leonetti hanno commentato il fatto di sangue. “Ci ha rovinato la vita. È la nostra vergogna“, ha detto uno dei sette fratelli.
“Mi ha telefonato ma non ho risposto perché stavo lavorando. Chissà se l’aveva già uccisa” ha detto un altro fratello di Luigi Leonetti una volta arrivato sulla scena del crimine. A dare la notizia il quotidiano online Leggo. Poi le dichiarazioni della amiche di Vincenza Angrisano, consulente della Stanhome Italia, sconvolte e pronte a dare battaglia per lei e per i due figli, che hanno assistito al massacro della madre e ora sono seguiti da una psicologa.
“Voglio fare ciò che avrebbe voluto fare lei: proteggere i suoi figli, dargli un futuro più sereno possibile, farli studiare e non fargli mancare nulla. Per questo ho pensato di raccogliere dei fondi”, si legge nel post su Facebook di un’amica della vittima. Un appello lanciato a tutta l’Italia, in modo che i bambini di Vincenza possano superare il terribile trauma della perdita della madre e avere tutto quello che la donna avrebbe voluto per loro. Le colleghe di Vincenza Angrisano hanno fatto una promessa: “Siamo un esercito di donne, noi grideremo per te Vincenza. Non faremo tacere il tuo nome, faremo rumore”.