GOVERNO MELONI, LA BRUTTA NOTIZIA PER CHI HA UNA CASA

Il governo Meloni ha decisamente un compito arduo: risollevare un Paese come il nostro, gravato da una crisi che, purtroppo, non conosce battute d’arresto.  Nel calderone dell’esecutivo c’è il malcontento dei cittadini che devono fronteggiare problematiche inattese,  tra aumenti esponenziali dei prezzi dei beni di prima necessità, delle bollette, del carburante.

Aumenti su tutto,  così come, puntualmente, ci sono tasse da pagare che  non possono certo essere evitate. La rabbia dei cittadini cresce, la necessità di dover intervenire anche e non sempre le decisioni prese da chi è ai vertici piacciono, finendo col peggiorare lo scenario già di suo problematico.

Che il governo debba intervenire su molti fronti ” complessi” è cosa nota ma stavolta la Meloni ha preso una decisione riguardante gli immobili... decisione che ha lasciato di sasso coloro che sono stati i suoi destinatari, non potendo certo aspettarsi un colpo basso simile.

Avere un’abitazione, al giorno d’oggi,  sembrerebbe non essere più una fortuna come i vecchi tempi ma l’ennesima problematica da dover fronteggiare, alla luce di come si stanno mettendo le cose, al punto che in tanti hanno espresso il loro malcontento riversandosi sui social, con commenti decisamente forti, al cianuro.

Purtroppo è arrivata una brutta notizia riguardante chi ha una casa. 

Il governo Meloni , da più fronti, è stato definito come una sorta di “governo delle microtasse” in cui, di tanto in tanto, spuntano nuove tassazioni che gettano nel panico gli italiani. L’apprensione e l’invito alla riflessione su quanto sta accadendo arriva dall’Ance, l’associazione dei costruttori edili che è intervenuta al Senato per commentare il disegno di legge di bilancio, stilato dall’esecutivo e che ora verrà vagliato dal Parlamento.

La presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, ha dichiarato: “Nei prossimi tre anni la manovra aumenterà le imposte sulla casa per 1,9 miliardi di euro”. Una tassazione “ingiustificatamente punitiva” che tra l’altro, aggiunge, genera maggiori entrate che poi non saranno utilizzate per favorire “la rigenerazione urbana ed energetica delle nostre città”.

Un duro allarme, quello lanciato dalla presidente dell’Ance che ha, peraltro, fatto notare un’altra cosa di non poca importanza: i  miliardi che nei prossimi quindici anni vengono messi a disposizione in legge di bilancio,  finiscono per l’87% col finanziare esclusivamente il Ponte sullo Stretto,  voluto a gran voce dal vicepremier e leader leghista Matteo Salvini.

Questo non sarebbe proprio un bel biglietto da visita per il settore dell’edilizia che è in netto rallentamento e questo va a rallentare l’intera economia nazionale. L’aumento delle tasse sulle case sta generando un fortissimo malcontento tra i proprietari di tali immobili.

Malcontento che cresce se si ricordano le parole di Forza Italia, che si era sempre riproposto di tutelare al massimo il bene più prezioso degli italiani, ossia le case. La manovra non favorirà i proprietari degli immobili, questo sembra evidente, con una vera e propria stangata sui proprietari di case che verranno gravati da tasse, oltre che dallo stop di diversi bonus. E la rabbia, purtroppo, è destinata ad aumentare.