“Ecco quando l’ha uccisa”. Giulia Cecchettin, l’ultima scoperta degli inquirenti
La morte di Giulia Cecchettin ha lasciato tutta l’Italia nel dolore più profondo. Circa 24 ore dopo il ritrovamento del suo corpo è stato poi arrestato per l’omicidio Filippo Turetta, l’ex fidanzato che pare non si fosse mai rassegnato alla fine della relazione. Ora, grazie al sito Il Gazzettino, è stato possibile accertare meglio come l’avrebbe uccisa. C’è stata una prima ricostruzione fatta dagli investigatori per stabilire come si sarebbero svolti i fatti.
E nelle scorse ore è successa anche una cosa spiacevole, in relazione alla vicenda della morte di Giulia Cecchettin. Non riguarda Filippo Turetta, ma la sorella Elena, che è stata attaccata dal consigliere del Veneto, Stefano Valdegamberi: “Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto…spero che le indagini facciano chiarezza. Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro?”.
Morte Giulia Cecchettin, come Filippo Turetta l’avrebbe uccisa
Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, la morte di Giulia Cecchettin per mano di Filippo Turetta ha avuto la seguente modalità: prima la 22enne, che era ad un passo dalla laurea, sarebbe stata accoltellata a Vigonovo, in provincia di Venezia, nelle vicinanze della sua abitazione. Poi la giovane, dopo che la Fiat Punto era ripartita con lei ferita a bordo, era riuscita a fuggire aprendo lo sportello della vettura. Ma qui si sarebbe consumata la nuova violenza del ragazzo, arrestato domenica scorsa in Germania.
La seconda aggressione si è concretizzata a Fossò, dove Giulia è stata rincorsa e attaccata nuovamente. Non si sa però se a mani nude o sempre con l’utilizzo di un coltello. Fatto sta che l’ha poi caricata nel bagagliaio ed è andato via con l’auto. La morte sarebbe sopraggiunta per dissanguamento. Successivamente si è scoperto che ha raggiunto la zona del lago Barcis, a Pordenone, dove ha lanciato il cadavere in un canalone. Il corpo sarebbe stato gettato dopo le ore 2.39. Gli esami autoptici chiariranno definitivamente quando è spirata, avendo avuto in totale circa 20 coltellate al collo, sulle braccia e sulle mani.
Queste sono state invece finora le parole proferite dal procuratore di Venezia, Cherchi: “Ora inizia la valutazione di tutti gli elementi raccolti: non abbiamo ancora tutto il quadro completo. Dobbiamo rispondere ai fatti, non alle nostre ipotesi”.