Giulia Cecchettin: la lettera di Emanuele, 11 anni. “Prometto, non sarò come Filippo”
cronaca nera nazionale che nessuno potrà mai cancellare dalla memoria collettiva. L’assassinio di Giulia Cecchettin rappresenta purtroppo un triste e dolorosissimo capitolo su cui riflettere e investire tutte le forze necessarie, anche politiche, affinchè non si continuino a perpetuare simili gesti a scapito della vita umana. Giovedì scorso Giulia avrebbe dovuto discutere la sua tesi di laurea, ma su quella sedia lei non si è mai seduta. Silenzio e disperazione, lacrime e sconcerto: la tragica vicenda di Giulia apre diverse riflessioni sul caso.
Morte di Giulia Cecchettin, la lettera di un bambino di 11 anni. Giulia viveva con la sua famiglia in una villetta di Vigonovo in cui la vittima non ha più fatto ritorno da quando aveva deciso di accettare l’invito dell’ex fidanzato Filippo Turetta e dirigersi insieme a lui verso il centro commerciale per acquistare le scarpe in vista della festa per la laurea.
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Morte di Giulia Cecchettin, la lettera di un bambino di 11 anni fuori dal portone di casa: “Lo prometto…”
La via di casa che Giulia percorreva ogni giorno, adesso è colma di fiori, di immagini, di pensieri rivolti a lei. E anche lettere, tra cui quella di un bambino di appena 11 anni che ha colpito l’attenzione e fatto riflettere sull’atroce della vicenda. A scrivere è Emanuele: “Io prometto di non essere mai come Filippo”. Le parole del piccolo Emanuele, nel dramma, accendono un barlume di speranza in vista della crescita di nuove generazioni di futuri uomini e donne più consapevoli che la violenza e la violazione del diritto alla vita siano sempre e in qualsiasi caso dinamiche da bandire per sempre.
Oltre alle parole di Emanuele, anche tanti altri messaggi e dediche, da parte di cittadini di ogni età e sesso. Si legge ancora tra i pensieri dedicati a Giulia: “Quello che posso e voglio fare, è promettere di crescere i miei due bambini come delle persone che abbiano il rispetto verso se stessi e verso gli altri, che diventino grandi portandosi dentro dei valori, dei motivi per cui fare e non fare certe cose”, scrive un genitore.
“Finché avrò respiro, insegnerò loro ad essere consapevoli di ogni loro gesto e scelta, voglio che siano, insieme a tanti altri, delle persone che sappiano cosa significa veramente amare”, conclude il messaggio. E anche il mondo della politica esprime il proprio cordoglio: “Almeno sul contrasto a questa mattanza di donne e di ragazze lasciamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al Paese. Non basta la repressione se non si fa prevenzione. Approviamo subito in Parlamento una legge che introduca l’educazione al rispetto e all’affettività in tutte le scuole d’Italia”, è stato il messaggio della segretaria del PD Elly Schlein.