“Domenica In”, frase choc dell’ex magistrata sul femminicidio di Giulia Cecchettin: bufera sui social
“Colpa delle madri”. Domenica In, la frase choc dell’ex magistrata sull’omicidio di Giulia manda il pubblico su tutte le furie – La puntata di «Domenica In» del 19 novembre 2023 si è aperta con un lungo approfondimento sul caso di Giulia Cecchettin. Il corpo della giovane è stato trovato nella giornata di sabato, mentre l’ex fidanzato, Filippo Turetta, è stato arrestato in Germania ieri. Per parlare dell’ennesimo femminicidio nel nostro Paese, Mara Venier ha invitato la criminologa Roberta Bruzzone, l’ex magistrata e deputata della Lega Simonetta Matone, Rita Dalla Chiesa e l’autrice di “Amore Criminale”, Matilde D’Errico. Una frase della ex pm è stata aspramente criticata: su Twitter si è scatenata la bufera. (continua a leggere dopo le foto)
“Domenica In”, frase choc dell’ex magistrata sul femminicidio di Giulia Cecchettin: bufera sui social
Simonetta Matone, deputata della Lega, nonché ex magistrata, era stata invitata per discutere il caso di Giulia, ennesima vittima di un uomo che non accettava i suoi traguardi e successi, le toglieva spazio e libertà, e che non voleva che si allontanasse da lui. La pm però in diretta su Rai 1 ha trasmesso un messaggio a dir poco forviante. La Matone ha sottolineato come nella sua carriera si sia imbattuta in uomini che avevano avuto dei modelli familiari, inculcati da madri incapaci di reagire. Proprio questo passaggio del suo discorso è stato contestato. (continua a leggere dopo le foto)
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“Domenica In”, frase choc dell’ex magistrata Simonetta Matone sul femminicidio di Giulia Cecchettin
“Nella mia carriera, purtroppo, ne ho viste di situazioni simili, e sono uomini italici, figli di donne tipicamente italiche. Sono atteggiamenti che tendono a perpetrarsi. Cosa voglio dire. Sono archetipi che si perpetrano attraverso l’educazione, l’esempio, il perdonargliele tutte, il pensare che questa ossessione sia amore. Io non voglio crocifiggere questa povera donna che sarà distrutta, però il problema è quello. Io non ho mai incontrato dei soggetti gravemente maltrattati, gravemente disturbati che avessero però delle mamme normali. Non ne avevano. Vuol dire prendere le botte dal padre e non reagire, fare vivere il figlio in un clima di terrore e violenza e fargli credere che tutto questo è normale, non ribellarsi mai, subire ricatti di tutti i generi e imporre questo modello familiare al proprio figlio che lo perpetrerà. Perché i maltrattamenti familiari sono una catena di Sant’Antonio”, ha dichiarato Simonetta Matone. Parole le sue che ancora una volta colpevolizzano la vittima. Siamo nel cosiddetto fenomeno di victim blaming. (continua a leggere dopo le foto)
Simonetta Matone e la frase choc su Giulia Cecchettin, Carfagna: “Non è servizio pubblico”
Anche un’altra frase è stata aspramente criticata sui social. Parlando della sorella di Giulia Cecchettin, è stato detto: “La sorella è rimasta l’unica donna di casa a dover accudire il padre e il fratellino”. Dunque? Non sono affermazioni da fare, partono da una cultura profondamente sbagliata. Suonano come irrispettose e forvianti. Tra i tanti a contestare sui social i toni del dibattito a “Domenica In” Mara Carfagna, che scrive: “Questo non è servizio pubblico”.