“Tu sì que vales”, ecco perché erano vestiti tutti in nero: brividi in diretta
“Tu sì que vales”, ecco perché erano vestiti tutti in nero: brividi in diretta. Spettacolo di talenti, ripreso dall’originale spagnolo, in cui chiunque abbia un talento sia canto, ballo o altro, può esibirsi ed aspirare alla sfida finale. Il vincitore del programma si aggiudica il montepremi di 100.000 euro. Sono queste le caratteristiche alla base del talent show del sabato sera di Canale 5. Ieri sera, 18 Novembre 2023, è andata in scena la finale di Tu sì que vales e i telespettatori hanno notato un dettaglio interessante: tutti durante la diretta erano vestiti di nero. Ecco perché. (Continua a leggere dopo la foto)
“Tu sì que vales”, ecco perché erano vestiti tutti in nero: brividi in diretta
L’Italia, nelle scorse ore, è stata scossa dal ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin. Nel corso della finale di Tu sì que vales, Luciana Littizzetto ha voluto ricordare la giovane, spendendo delle parole di vicinanza nei confronti della famiglia della vittima: “Un bacio alla famiglia di Giulia, alla sorella, a Giulia… Volevo ricordare che qualche ora prima è stata uccisa anche una guardia medica in Calabria di 65 anni e quattro giorni fa c’è stata un’altra donna strangolata. Ci sono uomini che considerano le donne una loro proprietà. Questa cosa nel 2024 non può più essere accettata”. Altro segno di profondo rispetto da parte del popolare programma di Canale 5 è stata la scelta che i giurati hanno fatto per quel che ha riguardato il loro abbigliamento. Tutti hanno optato per abiti scuri, sobri e non sfarzosi. Non una casualità. (Continua a leggere dopo la foto)
Le parole di Ivan Zazzaroni su Rai 1
Alla fine della quinta puntata di Ballando con le Stelle, Ivan Zazzaroni si è fermato un attimo per ricordare Giulia Cecchettin. Il giornalista e direttore del Corriere dello Sport ha voluto ricordare così questa tragica notizia che ha sconvolto il Paese: “Scusatemi, ma ho veramente il batticuore. Sono vicino, come tutti voi, al papà di Giulia. Non servirà a nulla, non serve a nulla e non gli allevierà il dolore. Come tutti, abbiamo vissuto un’angoscia terribile. Immagino sia terribile anche per i genitori di lui, però, le cose normali, tragedie come queste, colpiscono molto più di altre. Non c’è una gerarchia delle tragedie, ma questa storia mi ha ferito come padre, come uomo, più di ogni altra cosa”. Anche Milly Carlucci si è poi unita all’appello: “Non conta nulla perché il dolore delle famiglie rimane e le nostre parole servono davvero a poco, ma è giusto per dire che anche noi siamo esseri umani e soffriamo alla stessa maniera”.