“Su Whatsapp è online”. Filippo, poco fa la scoperta sul suo smartphone
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, il mistero del cellulare. La notizia della scomparsa della coppia di ex fidanzati continua a riempire le pagine di cronaca nazionale. I due si erano dati appuntamento per uscire insieme sabato sera, lui era andato a prenderla in auto a casa di lei intorno alle 18, a Vigonovo, poi hanno cenato al Mc Donald’s del centro commerciale Nave de Vero, a Marghera. In quel momento la ragazza chattava su Whatsapp con la sorella e l’ultimo messaggio è stato inviato è delle 22:43. Poi altre rivelazioni della sorella di Giulia in diretta tv a Quarto Grado.
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, il celllulare di lui spento anche se ancora online. A rivelare alcuni dettagli la sorella di Giulia, Elena, davanti alle telecamere di Quarto Grado. “Vedo Filippo online su Whatsapp da quando domenica mattina gli ho scritto per sapere dove fosse mia sorella”. Sul display, la ricezione dei messaggi confermata dalla doppia spunta grigia andrebbe a confermare la presenza di Filippo online su Whatsapp.
Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, il celllulare di lui spento anche se ancora online
Seppur il telefono del 22enne risulti disattivato, in ogni caso la presenza online desta molti sospetti. A rendere noti i dettagli su una presunta attività del telefono del giovane, l’avvocato di Filippo, Emanuele Compagno. Il mittente vede semplicemente la doppia spunta grigia, conferma (come avviene per le Pec) che il server di Meta ha messo a disposizione per il messaggio al destinatario, spiega l’avvocato.
Si fa dunque avanti l’ipotesi che il ragazzo stia continuando a connettersi con la messaggistica attraverso un ulteriore dispositivo. Ed è proprio sull’ex fidanzato di Giulia che si concentrano dunque le ricerche e le indagini. Al momento il giovane risulta essere il primo indagato sul tentato omicidio di Giulia ed è sul suo nome che pende un mandato di cattura internazionale. Almeno fino a sabato mattina, quando il cadavere della ragazza è stato rinvenuto nel lago di Barcis (Pordenone).
Oltre alla pista del dispositivo, anche l’uso dei droni e cinofili che, giunti in zona, hanno ripreso le ricerche nella zona del lago di Barcis. Ricerche, inoltre, estese anche verso la località Piancavallo e lungo la percorrrenza regionale 251, fino alla diga del Vajont e al confine con il Veneto.
A coordinare le attività la Prefettura e sul posto il comando provinciale dei Vigili del fuoco, oltre alle squadre speleo-alpino-fluviali e sommozzatori. L‘area di perlustrazione si troverebbe infatti lungo la direttrice seguita dalla vettura, così come attestato dalle immagini catturate dalle telecamere di un’azienda. Proprio in questa direzione si sono concentrate le ricerche, concluse nella mattinata di sabato 18 novembre con il ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin. Ora le forze dell’ordine saranno impegnante nella ricerca di Filippo Turetta.