Lutto nella moda italiana, a 46 anni se n’è andato uno dei grandi della bellezza
Lutto nel mondo della moda, è morto Davide Renne, direttore creativo di Moschino. Oggi, venerdì 10 novembre, è venuto a mancare il 46enne che aveva assunto il ruolo di direttore creativo di Moschino appena una manciata di giorni fa, il 16 ottobre scorso. Il designer, classe 1977, aveva subito lunedì scorso un intervento chirurgico al cuore. L’annuncio della sua morte è arrivato dopo tre giorni di terapia intensiva.
A confermarlo il presidente esecutivo Aeffe Spa Massimo Ferretti: “Non ci sono parole per descrivere l’incommensurabile dolore che stiamo vivendo in questo momento così drammatico. Davide si era unito a noi solo pochi giorni fa, quando un malore improvviso ha stroncato troppo presto la sua giovane vita. Non riusciamo ancora a credere a quello che è successo. Con Davide stavamo lavorando a un progetto ambizioso, pieni di entusiasmo e di ottimismo verso il futuro. Anche se è stato con noi solo per pochissimo tempo, Davide è stato in grado di farsi subito amare e rispettare. A noi resta oggi la responsabilità di portare avanti ciò che la sua fantasia e creatività avevano solo immaginato. Ci stringiamo alla famiglia e ai numerosissimi amici di Davide con affetto”.
Chi era Davide Renne, l’attività nel mondo della moda
Prima di diventare direttore creativo di Moschino Davide Renne, noto nell’ambiente per la sua bravura, la sua gentilezza, i suoi modi eleganti, aveva guidato l’ufficio stile donna di Gucci. Ha ricoperto il ruolo di head designer for womenswear, lavorando a stretto contatto con Alessandro Michele e prima ancora con Frida Giannini. Lui stesso si era raccontato così nel comunicato stampa sul suo nuovo ruolo in Moschino: “Tutta la mia vita mi ha portato a intraprendere un viaggio di esplorazione: dopo tutto sono nato in Toscana, a Follonica nel 1977 a due passi dal Mar Tirreno, uno specchio d’acqua magico le cui scogliere, secondo la mitologia greca, ospitavano i quattro venti custoditi da Eolo”.
“Subito dopo la laurea, ho lavorato presso Alessandro Dell’Acqua: Alessandro è stato il mio primo maestro e mentore nella moda. Sono poi andato da Gucci dove ho passato due decenni straordinari come Head Designer for Womenswear. Gli ultimi otto anni di questo periodo li ho trascorsi insieme ad Alessandro Michele: lui mi ha insegnato a sognare in grande, mi ha incitato e mi ha aiutato a realizzare i miei sogni. La moda, come la vita, ci dà modo di scoprire noi stessi”.
“Mi sono reso conto – dice ancora Davide – che Franco (Moschino) smette di apparire un’eccezione solo quando si considera il suo lavoro non al di fuori ma oltre i confini della moda, come artista contemporaneo. È stato il creatore di un concetto modernissimo di lusso, attuale oggi più che mai: il suo lavoro è presente anche se Franco non è più qui. Ci ha insegnato che la moda non può essere spiegata, può solo essere vissuta perché riguarda essenzialmente, intimamente, la vita, il mondo che ci circonda. Questa è, per me, la poesia della moda. Vedo la moda come un dialogo in cui avviene la creazione della bellezza”.