Tragedia bus di Mestre, la famiglia dell’autista rompe il silenzio: “Ecco com’è morto”
Tragedia di Mestre, la notizia su Alberto Rizzotto, l’autista vazzolese di 40 anni che si trovava alla guida del bus elettrico Yutong dell’azienda La Linea precipitato da un cavalcavia lo scorso 3 ottobre. Un incidente choc che ha provocato la morte di 21 passeggeri e 15 feriti. Tra le vittime, appunto, anche l’autista sul cui corpo è stato svolto l’esame autoptico. I risultati finali dell’autopsia forniranno certamente informazioni preziose e utili all’indagine subito aperta circa la dinamica dell’incidente.
I primi risultati usciti hanno fatto riferimento all’assenza di fattori che potessero far immaginare un malore improvviso di Alberto Rizzotto ed è notizia di ieri quella per cui la procura avrebbe chiesto accertamenti cardiaci. Questo perché alcune settimane prima dell’incidente il 40enne era stato al pronto soccorso in più di un’occasione perché avrebbe avuto delle problematiche al cuore.
Tragedia di Mestre, l’avvocato della famiglia Rizzotto: “Ecco com’è morto”
Antonio Rizzotto è stato ricoverato in ospedale a giugno scorso ma non per problemi al cuore, sostiene l’avvocato della famiglia dell’autista, Francesco Stilo. Che nega con forza che l’uomo soffrisse di pregressi problemi cardiaci: l’autista sarebbe morto per una frattura al cranio causata dalla caduta nel vuoto del mezzo.
“È l’unica certezza che c’è in attesa degli esami autoptici”, ha aggiunto il legale nell’odierna edizione del “Corriere del Veneto”. Come detto, a far supporre che Antonio Rizzotto potesse aver avuto problemi al cuore è stata la notizia trapelata nei giorni scorsi di uno screening a cui il 40enne si sarebbe sottoposto, ma la notizia è stata subito smentita.
E anche la decisione della Procura di Venezia, con il magistrato Laura Cameli, di conferire l’incarico per eseguire un ulteriore esame all’organo cardiaco del 40enne. Il primo esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Guido Viel, il secondo da Cristiana Basso, docente dell’Università di Padova.