“È il corpo di Ivan”. Epilogo drammatico sul 16enne scomparso da casa: trovato morto
La notizia più drammatica è diventata la dura realtà: Ivan è stato trovato morto a soli 16 anni, dopo che era sparito nel nulla da casa da venerdì 20 ottobre. Le ricerche erano partite immediatamente nella speranza di ritrovarlo vivo, invece si è materializzata la tragedia. A fare l’orribile scoperta sono stati i vigili del fuoco, che hanno lavorato a stretto contatto con i carabinieri. E sono arrivati alla risoluzione della vicenda, anche se non era quella auspicata.
Ivan è morto prematuramente dopo che era sparito improvvisamente. Ovviamente le indagini stanno proseguendo per accertate cosa gli sia capitato davvero. Stando a quanto scritto dal sito Padova Oggi, sarebbero due le ipotesi in piedi, entrambe ovviamente molto brutte. Sicuramente il cadavere dell’adolescente sarà sottoposto a degli esami e presumibilmente all’autopsia per avere le idee più chiare.
Ivan trovato morto a 16 anni: era sparito da giorni
La tremenda scoperta è stata fatta nella giornata di lunedì 23 ottobre, precisamente nel pomeriggio. Ivan Yablonska è stato ritrovato morto, dopo essere sparito inaspettatamente, sotto il ponte Brenta a Vigonza, in provincia di Padova. Il corpo del 16enne era all’interno del fiume. Originario dell’Ucraina, era arrivato nella nostra nazione circa due mesi fa insieme alla sorella Oksana per vivere meglio, dato che nel suo paese è sempre in corso il conflitto con la Russia. Non aveva più il suo papà, che è deceduto.
Ci sono due cause che potrebbero aver portato al decesso dell’ucraino. Potrebbe aver avuto un incidente e quindi è morto, una volta scivolato nel fiume Brenta. Ma c’è anche la possibilità che si sia suicidato, ma per ora è difficile stabilire tutto con certezza. Distrutto dal dolore il sindaco di Vigonza, Boscaro: “Questa notizia ci lascia attoniti, abbiamo sperato fino all’ultimo che il ragazzo si fosse semplicemente allontanato e non si arrivasse a questo tragico epilogo. In questo momento di cordoglio il nostro pensiero va alla famiglia e ai cari sia qui che in Ucraina. Ringrazio anche i soccorritori che da giorni si sono prodigati per cercarlo. Ora non ci resta che ricordarlo con una preghiera”.
Poi il sindaco ha aggiunto: “Le nostre telecamere l’hanno inquadrato mentre si dirigeva lungo il fiume ed è questo che ha portato i soccorritori nella direzione giusta. Rimane chiaramente il rammarico per l’esito delle ricerche”. Una fine davvero terribile.