Bimbo muore a 4 anni: uno strano odore in casa, poi la tragedia sotto gli occhi di mamma e papà
Un bambino di quattro anni è morto a Petralia Soprana, nel Palermitano, in una masseria di contrada San Giovanni Sgadari. Il fatto è accaduto nella mattinata di lunedì 16 ottobre nel paesino in provincia di Palermo, in Sicilia, e purtroppo per il piccolo non c’è stato niente da fare nonostante il tempestivo intervento degli operatori del 118 accorsi sul posto dopo la chiamata dei genitori.
I genitori del bambino hanno spiegato che questa mattina hanno sentito un forte odore di gas nell’abitazione prima di accorgersi che il figlio non respirava ed era in arresto cardiaco. Come detto, sul luogo della tragedia sono intervenuti gli operatori del 118.
Petralia Soprana, bambino di 4 anni muore per una fuga di gas
Arrivati sul posto, i soccorritori hanno preso il bambino e lo hanno stabilizzato sul posto, dove sembrava riprendersi. Il 118 ha fatto arrivare anche l’eliambulanza per velocizzare il trasporto all’ospedale, ma purtroppo la situazione clinica del bambino è precipitata e nonostante le manovre di rianimazione è deceduto.
Sconvolti i genitori del piccolo, che questa mattina, dopo aver avvertito un forte odore di gas all’interno della loro abitazione, si sono resi conto che il figlio non respirava più ed era in arresto cardiaco. I due hanno immediatamente chiamato i soccorritori, ma come detto la situazione clinica del bambino, che aveva quattro anni, era gravissima e anche se in un primo momento sembrava essersi ripreso è deceduto poco dopo l’arrivo all’ospedale di Catania. Circa un mese fa, precisamente il 18 settembre, Giuseppe Di Folco, pensionato di 62 anni, è morto all’ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Era rimasto ustionato sull’80% del corpo da una fiammata dovuta a una fuga di gas avvenuta nel cucinino rustico della sua abitazione in località Saudoni a Castrocielo (nel sud della provincia di Frosinone). L’esplosione che lo aveva investito era avvenuta quando l’uomo aveva acceso la luce. A dare l’allarme erano stati i camionisti fermi nell’adiacente area di servizio Casilina sulla A1, svegliati dal forte boato dell’esplosione.