IL PADRE SOPRAVVISSUTO ROMPE IL SILENZIO: “LI HO VISTI ANDARE VIA..”

Essere genitori di bambini o ragazzi come si sa è un compito molto arduo, difficile a volte. Specialmente al giorno d’oggi, quando i bambini non appena nascono vengono proiettati in un mondo caotico, a volte anche di difficile comprensione per noi adulti.

I bambini di oggi nascono in un mondo ipertecnologico, infatti non è raro vedere delle piccole creature già alle prese con strumenti tecnologici già nei primissimi anni di vita. Tempi che cambiano, tempi in cui però bisogna aspettarsi veramente di tutto.

Come si sa i bambini spesso sono molto curiosi, ma ci vuole davvero un attimo che possa accadere qualcosa di irreparabile, qualcosa che può mettere in pericolo la vita stessa dei bambini. E di fatti del genere purtroppo ne accadono.

A volte però loro malgrado i piccoli si vedono coinvolti in episodi con cui praticamente non c’entrano nulla. Si trovano lì magari i nostri bambini, nel posto sbagliato al momento sbagliato. Quel momento in cui magari una vita innocente viene strappata a questo mondo in pochissimi secondi.

Storie che fanno male queste ultime, ma che ci ricordano come la vita sia davvero molto fragile. Quando un bimbo perde la vita c’è sempre moltissimo dispiacere nelle comunità in cui tali episodi accadono, e le comunità vanno in apprensione per le famiglie in questione.

Nella prossima pagina vi riferiremo una storia davvero molto triste, una storia che ha colpito tutta la pubblica opinione e che sta facendo letteralmente il giro del mondo.

In questi giorni l’Italia si sta ancora interrogando su come possa essere avvenuto il sinistro di Mestre, alle porte di Venezia, dove un bus elettrico che trasportava dei turisti presso il campeggio Hu di Marghera improvvisamente è precipitato da un cavalcavia.

Purtroppo come è risaputo il bilancio del sinistro è gravissimo: 21 persone decedute e 15 contuse, alcune in modo grave e le cui condizioni destano ancora preoccupazione. Tra le persone che non ce l’hanno fatta anche una piccola bambina di 17 mesi.

La piccola era in vacanza assieme ai genitori, una coppia tedesca, che aveva raggiunto il nostro Paese per qualche giorno di relax. Ma attono alle 19:30 del 3 ottobre il bus che stava trasportando loro e le altre persone al campeggio è appunto caduto nel vuoto per 10 metri da un cavalcavia su via dell’Elettricità.

Adesso il padre della bimba, Nico, di 28 anni, in una intervista ha raccontato quei momenti assurdi. “Ho questa botta alla testa e mi fa male il braccio destro. Ma almeno io sono qui” – così ha detto l’uomo ancora sgomento per quanto avvenuto.

Sua figlia, la piccola Charlotte, si trova presso la camera morturia dell’ospedale dell’Angelo di Mestre. L’uomo ha fatto sapere di essere sceso un’ultima volta per salutarla.

“L’ho salutata, ma purtroppo oggi non può tornare con me. Non so ancora quando concluderanno le pratiche per riportare a casa la sua salma. Intanto i medici italuano stanno decidendo quando sarà possibile trasferire la mia compagna in un ospedale tedesco” – così informa l’uomo. La sua compagna si trova infatti ricoverata nel reparto di terapia intensiva dello stesso ospedale dell’Angelo, mentre lui adesso tornerà in Germiania dove continuerà le cure. Per quest’uomo la perdita della sua figlioletta è un dispiacere inconsolabile. “Non so cosa aspettarmi, la verità è che mi fa un pò paura il pensiero di avere delle risposte. Da un lato vorrei sapere ogni dettaglio. Ma dall’altro temo di scoprire che tutto questo dolore, i deceduti, i feriti, siano stati causati da qualcosa di poco importante, da un fattore che si poteva tranquillamente evitare” – questa la conclusione di Nico.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.