“Guardate cosa ha fatto l’autista”. Mestre, c’è un video dell’incidente: “Manovra eccessiva”
Nuove indiscrezioni sull’incidente stradale in cui è rimasto coinvolto un autobus della società La Linea. Il mezzo è precipitato nella serata di martedì 3 ottobre a Mestre dal cavalcavia che collega Mestre a Marghera, in provincia di Venezia, e all’autostrada A4. Ventuno le persone morte nello schianto. Al momento solo sette di loro sono state identificate, si tratta di 4-5 ucraini, un tedesco e l’autista del bus, Alberto Rizzotto, 40 anni, originario di Conegliano, in provincia di Treviso, e residente a Tezze di Vazzola.
Undici le persone identificate tra le quindici rimaste ferite. Si tratta di quattro ucraini -due donne, un uomo e una minore – un tedesco, una francese, un croato, una coppia spagnola e due minori, un maschio e una femmina),di origine austriaca. Alcuni di loro si trovano in rianimazione, in particolare due sono stati operati nella notte all’ospedale di Padova e sono in terapia intensiva.
Bus precipitato, c’è un video: “L’autista effettua una manovra eccessiva o impropria”
Tra le vittime c’è l’autista del mezzo su cui viaggiavano trentanove persone, tutte straniere. Alberto Rizzotto era l’unico italiano, aveva 40enne e viveva a Tezze di Vazzola. Le cause dell’incidente stradale sono in via di accertamento, tra le possibili piste, al momento la più accreditata, quella di un malore che potrebbe aver colto l’autista proprio mentre percorreva la bretella che collega Mestre a Marghera e all’autostrada A4. Questa ricostruzione potrebbe essere avvalorata da un video, adesso al vaglio degli inquirenti.
Come scrive Open, le immagini mostrano una manovra definita “strana” nella sua dinamica. Dalle telecamere si vede che il mezzo si trova dalla parte destra della carreggiata del cavalcavia e chi ha assistito all’incidente ha detto che l’autobus elettrico della ditta La Linea ha effettua una manovra ”eccessiva” o ”impropria”. Così ha riferito anche un testimone che era alla guida di un’auto dietro all’autobus precipitato.
Massimo Fiorese, amministratore delegato dell’azienda, ha parlato del video al Corriere della Sera: “Il bus è quasi fermo quando sfonda il guardrail. Penso che l’autista abbia avuto un malore, perché altrimenti non me lo spiego. Nel video si vede che il bus è quasi fermo, il guardrail è fino, non è di quelli più moderni e più strutturati, e l’autobus pesava tanto perché era di quelli elettrici. L’impatto è stato fatale“.