“Questo è l’inferno”. Fratello e sorella morti a distanza di 48 ore: perdono la vita nello stesso modo
La comunità di Fermo è sotto choc per la scomparsa prematura e improvvisa di due fratelli: Geremia e Morena sono morti in due giorni. Uniti nella vita, sono rimasti uniti anche nella morte. Il destino aveva bussato, per primo, alla porta di Morena: 63enne, moglie di un ex medico di famiglia, Paolo Renieri, madre di due figli, donna riservata ma conosciuta e benvoluta in città, dove la ricordano anche come consigliere comunale. Fatale, sembra, un infarto improvviso.
La stessa causa che ha condotto alla morte Geremia. Ricorda il Resto del Carlino come: “Medori nei mesi scorsi aveva avuto alcuni problemi di salute ai quali, appunto, negli ultimi giorni si era aggiunto il fortissimo dolore per la scomparsa della sorella, anch’essa avvenuta in maniera improvvisa. Un altro macigno da sopportare, fino a quando il suo cuore si è fermato di colpo”.
Fermo, fratello e sorella morti a distanza di 2 giorni: colti da infarto
Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati. Sulle principali piattaforme social sono moltissimi, tra amici e parenti, a ricordarlo commossi, compreso chi ha condiviso con lui la passione per lo sport. “Geremia – si legge fra l’altro – era uno di quelli che tutti conoscono, dotato di una gentilezza unica, di una grande educazione e della volontà, nella vita, di non ferire nessuno”.
E ancora: “Era un uomo di buona volontà e davvero una brava persona”. I ricordi su Geremia Medori non si esauriscono qui. “Un padre dolcissimo, premuroso, una famiglia esemplare. Ieri la nostra comunità ha salutato tua sorella Morena. Oggi ci hai lasciati tu, troppo presto e lo strazio è infinito”. E ancora: “Era uno di quelli che tutti conoscono – un altro ricordo – con una gentilezza unica, di grande educazione e della volontà di non ferire nessuno, mai”.
“Un uomo di buona volontà, una brava persona”. “E’ una giornata di indicibile dolore per la nostra famiglia – il cordoglio del Porto San Giorgio Basket – ci ha lasciato l’adorato papà della nostra Laudomia. Siamo senza fiato”. Un dolore che non trova risposta per due vite spente troppo presto.