Meloni a sorpresa, un passo indietro
Anche se non fisicamente presente, l’immagine imponente di Giorgia Meloni domina il panorama dell’ECR party a Scilla. Jorge Buxadé, il leader di Vox all’Europarlamento e ospite d’onore, la chiama affettuosamente “la Presidenta”. Sui pergolati panoramici, il suo viso fronte-retro, simile a enormi fotocopie, guarda i presenti sotto il cielo della “costa viola”, dove si svolge l’evento “Se cresce il Sud, cresce l’Europa”.
Il focus dell’incontro riguarda principalmente il Ponte dello Stretto, un progetto a cui Fratelli d’Italia (FdI) tiene particolarmente. Mentre il dibattito sul palco dell’Altafiumara resort si concentra sulle strategie e candidature per le elezioni europee, emerge una notizia sorprendente. Meloni, attuale presidente del partito dei Conservatori e Riformisti europei (ECR party), passerà la mano dopo le elezioni del giugno 2024.
Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo ECR, chiarisce che non era previsto che Meloni accettasse un secondo mandato alla guida del partito europeo. Con il suo ruolo di Presidente del Consiglio e leader del principale partito italiano, è naturale che desideri alleggerire i suoi impegni a livello europeo.
Allo stesso tempo, Procaccini elogia la determinazione e l’impegno di Meloni, sottolineando come, oltre ai suoi ruoli politici, sia anche una madre devota. Tuttavia, resta un punto di riferimento solido e rispettato, non solo in Italia, ma anche a livello europeo.
Mentre il testimone potrebbe passare ad altre figure di spicco, come il premier ceco Petr Fiala, leader dell’ODS, l’obiettivo rimane chiaro: rafforzare il messaggio politico dell’ECR e confrontarsi con le altre forze politiche, in particolare con Salvini e Tajani. Procaccini sottolinea la differenza tra le posizioni dell’FdI e quelle di Salvini, in particolare riguardo l’Ucraina e le regole di bilancio europee.
Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI al Parlamento Europeo, ribadisce l’importanza del posizionamento geopolitico dell’FdI, mentre il sottosegretario Andrea Delmastro esprime la speranza di portare il “modello Meloni” in Europa.
Il futuro politico di Meloni, tra Italia e Europa, rimane al centro dell’attenzione, con la promessa di grandi cambiamenti e nuovi equilibri nel panorama politico europeo.