“Come uno schiaffo”. Arianna Mihajlovic, la prima estate senza il suo Sinisa: cosa è successo
Morte di Sinisa Mihajlovic, la moglie Arianna rompe il silenzio. Sconfitto a 53 anni dalla leucemia mieloide acuta, Sinisa è stato fino al suo ultimo respiro un valido esempio di coraggio e determinazione. La morte dell’ex campione serbo è sopraggiunta il 16 dicembre del 2022. Prima di entrare in coma, come riferito dal Corriere, pare che sia stato in grado di riconoscere l’amico Pino Capua, medico della clinica romana. Un vuoto incolmabile quello lasciato nel cuore dei suoi familiari e a distanza di mesi la moglie Arianna non poteva che rompere il silenzio dopo aver trascorso la sua prima estate in assenza dell’amato coniuge.
Arianna Mihajlovic rompe il silenzio dopo la lunga estate trascorsa senza il marito. Un dolore che il tempo non potrà cancellare quello che Arianna reca nel cuore dopo la perdita dell’amato marito stroncato dalla grave malattia all’età di 53 anni. La donna si è lasciata andare ad alcune dichiarazioni sulle colonne del settimanale Chi. Questa estate Arianna infatti è tornata nella casa di famiglia a Porto Cervo, in Sardegna, per la prima volta senza Sinisa al suo fianco.
Arianna Mihajlovic rompe il silenzio dopo la lunga estate trascorsa senza il marito Sinisa
“Aprire la casa senza di lui non è stato facile. Immaginavo di vederlo la sera nel nostro patio, col sigaro. Insieme ai miei figli però ci siamo imposti di ripartire, perché lui avrebbe voluto questo, ma mi manca come l’aria. Quando ho aperto la porta ho trovato i suoi scarpini – racconta – le sue tute, i suoi vestiti. Mi sono fermata, come se avessi ricevuto uno schiaffo“, ha confidato Arianna nel corso dell’intervista per il settimanale Chi.
E ancora: “C’è chi mi ha visto prendere un aperitivo, chi mi ha giudicato perché vestivo in un certo modo: ma loro non hanno camminato con le mie scarpe. Giudicatemi pure, non me ne frega niente”, ammette per poi riferire ancora: “La gente parla, ma noi non siamo matrioske. Come dice il mio analista: la gente si ferma al primo strato, ma non va mai dentro, non conosce il resto. I primi mesi con i miei cinque figli sono stati tremendi, ma poi ho indossato l’armatura”.
Sinisa Mihajlovic è stato da sempre un valido esempio di coraggio, nonostante la difficile convivenza con la grave malattia. Un esempio che Arianna non può che continuare a ricordare durante la dolorosa quotidianità che si trova a vivere dopo il doloroso lutto: “Mio marito una settimana prima di morire ha fatto dieci chilometri di corsa e io mi devo abbattere o cadere in depressione?”.