“Ecco a chi dedico questa medaglia”. Gianmarco Tamberi, le parole da pelle d’oca dopo l’oro ai mondiali
La dedica di Gianmarco Tamberi dopo la vittoria ai mondiali. Il grande saltatore è medaglia d’oro e dopo quello delle olimpiadi, quello agli europei, si dimostra uno dei più grandi atleti di sempre e di tutto il mondo. La medaglia arriva chiaramente nella sua disciplina, quella del salto in alto. A Budapest Gianmarco Tamberi chiude un cerchio che di fatto lo porta nel gradino più alto del ranking mondiale e anche nella storia.
L’uomo, dopo aver appreso di aver guadagnato il gradino più alto, si è fiondato subito dalla moglie, Chiara Bontempi, un bacio dolcissimo degno di un amore ancora più solido. Gianmarco Tamberi ha vinto ancora contro Mutaz Barshim, suo grande amico ma anche avversario con il quale aveva condiviso, lo ricordiamo tutti, la super medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo: “È formidabile, per me è uno di famiglia”, ha raccontato l’atleta del Qatar che l’ha portato in trionfo caricandolo sulle spalle.
La dedica di Gianmarco Tamberi dopo la vittoria ai mondiali
“Gimbo mezza-barba”, per via di quel volto rasato a metà, con una scarpa di colore viola e un’altra gialla, coi calzini spaiati. La sua doppia personalità l’ha portato ancora più in alto, come se fossero due a saltare. Ma è dopo la vittoria che Gianmarco Tamberi decide di fare la dedica più difficile e bella che potesse fare, quella al papà: “Mio padre mi ha insegnato a saltare – ha detto Tamberi nell’intervista a Sky”.
E ancora Gianmarco Tamberi: “Quello che sto facendo oggi è anche grazie al percorso iniziato e fatto per un bel po’ con lui. Purtroppo, le cose non andavano più bene e avevo bisogno di un cambiamento. Il cambiamento genera paura, perché si esce dalla comfort zone e io quest’anno mi sono caricato di tantissime responsabilità che prima erano in capo a mio padre”.
Poi conclude Gianmarco Tamberi: “Non è stato facile separarmi e affrontare un cambiamento del genere sia a livello personale che atletico nonostante il nostro rapporto sia stato sempre difficile. Non ci parliamo da tanto tempo ma questa medaglia è anche merito dei suoi insegnamenti”. Per ricominciare e crescere Tamberi si è affidato a Giulio Ciotti dopo la crisi col genitore.